Rapito, drogato e minacciato con una motosega per due settimane: l’incubo vissuto da un turista italiano a New York.
Mentre i riflettori sono puntati sul delitto di Garlasco e sulla nuova mossa annunciata dai legali di Alberto Stasi, come riportato da Sky News, un turista italiano è stato sequestrato e torturato per due settimane a New York, prima di riuscire a fuggire e denunciare il suo aguzzino.

Un turista italiano è stato sequestrato e torturato: i fatti a New York
Il 28enne italiano era atterrato a New York lo scorso 6 maggio. Aveva accettato l’invito di John Woeltz, un trader statunitense di criptovalute di 37 anni, con cui in passato aveva avuto rapporti d’affari ma anche alcuni screzi che lo avevano spinto a rientrare in Italia. Nonostante ciò, il trader era riuscito a convincerlo a tornare negli Stati Uniti.
Una volta arrivato, l’incubo è iniziato. L’uomo gli ha sequestrato il passaporto e lo ha trattenuto contro la sua volontà in un appartamento situato in Lower Manhattan. Secondo quanto riportato dai media, la prigionia è durata due settimane, durante le quali il giovane è stato legato e sottoposto a violenze con l’obiettivo di estorcergli milioni di dollari.
Le foto delle torture e la fuga della vittima
Le torture sono state documentate da alcune fotografie scattate con una Polaroid, aggiunge Sky News, trovate nell’abitazione dalla polizia. In queste immagini, il ragazzo appare legato e con una pistola puntata alla testa. Tra le torture inflitte, il 28enne sarebbe stato legato con fili elettrici. Poi costretto a sniffare cocaina, picchiato con il calcio di una pistola e minacciato di essere mutilato con una motosega.
Nonostante le ferite riportate, il giovane è riuscito a trovare un’occasione per fuggire e chiedere aiuto a un poliziotto addetto al traffico. Le autorità sono intervenute rapidamente e hanno rintracciato Woeltz in un’abitazione nel quartiere di SoHo, dove è stato arrestato con l’accusa di sequestro e tortura. I vicini si sono detti increduli, mentre gli inquirenti stanno cercando di chiarire i motivi del gesto.