Quarto scudetto del Napoli, ma la notte dei festeggiamenti è segnata da oltre 120 feriti e numerosi interventi d’emergenza.
Napoli non ha dormito. Le strade, le piazze e i vicoli sono stati travolti da un’ondata di entusiasmo che ha invaso ogni angolo della città. La vittoria per 2-0 contro il Cagliari ha regalato al Napoli il quarto scudetto della sua storia, un traguardo che i tifosi aspettavano con trepidazione. Il successo, ottenuto davanti al pubblico dello stadio Diego Armando Maradona, ha fatto esplodere la gioia partenopea in un carosello di bandiere, cori e fuochi d’artificio.

Un’esplosione di entusiasmo senza precedenti
Piazza del Plebiscito, i Quartieri Spagnoli e il lungomare Caracciolo sono diventati i palcoscenici di un sogno diventato realtà. La città ha vissuto ore di esultanza pura, tra caroselli in scooter, flash di telefoni e tamburi battenti. Sembrava una notte perfetta, di quelle che restano scolpite nella memoria collettiva. Ma qualcosa, purtroppo, ha rotto l’incantesimo.
Il prezzo della festa: oltre 120 feriti
Quando le luci dei fuochi d’artificio hanno iniziato a spegnersi, a emergere è stato un bilancio ben diverso. La notte del trionfo si è trasformata in un’emergenza per il sistema sanitario. Secondo i dati ufficiali dell’ASL Napoli 1 e della protezione civile, oltre 120 persone sono rimaste ferite durante i festeggiamenti.
I casi trattati sono stati numerosi e diversi: traumi da caduta, ferite da petardi, fratture, traumi cranici, intossicazioni alcoliche e crisi respiratorie causate dai fumogeni. Le tende di primo soccorso allestite a Piazza del Plebiscito e Piazza Dante sono state fondamentali per fronteggiare l’ondata di emergenze. In particolare, nella tenda di Palazzo Reale sono state curate 30 persone, di cui 3 in codice rosso.
Non ci sono stati decessi, ma il numero di feriti dimostra come l’entusiasmo incontrollato possa trasformarsi in rischio collettivo. In conclusione, Napoli ha celebrato con il cuore, ma il conto pagato in termini di salute e sicurezza ha lasciato un’ombra su una notte che doveva essere solo festa.