A dieci anni dallo scandalo Dieselgate, il Tribunale condanna quattro ex manager Volkswagen per truffa. Tutti i dettagli.
Nel 2015 nasceva il “dieselgate”, un’indagine avviata negli Stati Uniti ha portato alla luce una verità sconcertante: milioni di veicoli diesel erano stati equipaggiati con un software progettato per manipolare i test sulle emissioni. Questo dispositivo, attivo solo durante le prove ufficiali, permetteva alle auto di rispettare i limiti ambientali previsti, mentre nella guida reale emettevano sostanze nocive ben oltre i limiti consentiti.

Un inganno globale che ha cambiato l’automotive
Lo scandalo, presto ribattezzato Dieselgate, ha travolto uno dei più grandi gruppi automobilistici mondiali, con ripercussioni economiche, legali e reputazionali di vasta portata. Oltre alle sanzioni miliardarie, l’azienda ha affrontato una crisi interna e una valanga di cause civili e penali nei principali mercati internazionali. Tuttavia, nonostante l’enorme attenzione mediatica, i procedimenti giudiziari a carico dei singoli responsabili hanno richiesto anni di indagini e analisi approfondite.
La sentenza che chiude un decennio di attesa
Dopo un lungo processo condotto in Germania, il Tribunale Regionale di Braunschweig ha emesso una sentenza storica: quattro ex dirigenti del gruppo automobilistico sono stati dichiarati colpevoli di truffa. La corte ha accertato che i manager erano consapevoli della presenza del software e del suo utilizzo fraudolento.
Due imputati dovranno scontare pene detentive di più anni, mentre per gli altri due è stata disposta una sospensione condizionale della pena. A seguito della loro collaborazione con le autorità durante il procedimento. Si tratta di una svolta importante, che arriva a distanza di quasi un decennio dalla scoperta iniziale del software truccato.
La sentenza segna un momento chiave nella vicenda Dieselgate, dimostrando che le responsabilità individuali, anche ai massimi livelli aziendali, non sono esenti dal giudizio della legge. Il tutto come riportato da tg24.sky.it
Ma il marchio ha saputo ricominciare e soprattutto brillare come sempre fatto nella sua storia.