Il partito di Nicolas Maduro domina le elezioni in Venezuela con 23 stati su 24. Astensione oltre l’85% e dure critiche internazionali.
Negli ultimi anni, il Venezuela ha vissuto una profonda crisi economica, sociale e politica, con ripercussioni drammatiche sulla vita quotidiana della popolazione. Inflazione alle stelle, carenze di beni primari, blackout e una migrazione di massa hanno alimentato un clima di malcontento generale. In questo contesto, la fiducia nelle istituzioni si è progressivamente sgretolata, dando vita a un crescente scollamento tra cittadini e classe dirigente.

Un paese in crisi tra tensioni politiche e sfiducia popolare
Il presidente Nicolas Maduro, erede politico di Hugo Chávez, è stato accusato più volte di reprimere l’opposizione, manipolare il sistema giudiziario e concentrare il potere nelle mani dell’esecutivo. Tuttavia, il governo ha continuato a indire elezioni per legittimare la propria autorità, nonostante le critiche internazionali sulla trasparenza del processo elettorale.
Elezioni senza opposizione e con un’affluenza irrisoria
Le ultime elezioni legislative e regionali si sono svolte in un clima surreale. Le principali forze di opposizione hanno scelto di boicottare il voto, denunciando la mancanza di garanzie democratiche e il controllo del Consiglio elettorale da parte del regime chavista. Le immagini dei seggi vuoti hanno fatto il giro del mondo, confermando un dato impressionante: oltre l’85% degli aventi diritto ha deciso di non votare.
Secondo fonti indipendenti, come la società di analisi Meganalisis, l’affluenza si è fermata appena sopra il 12%, in netto contrasto con i dati ufficiali che parlano di un 42,63%. Nonostante ciò, il Partito socialista unito del Venezuela (Psuv) ha rivendicato una vittoria travolgente, conquistando 23 dei 24 governatorati e avviandosi verso una nuova maggioranza assoluta in parlamento.
La comunità internazionale ha reagito con preoccupazione. Gli Stati Uniti hanno definito le elezioni nell’Essequibo, territorio conteso con la Guyana, come “una farsa”, denunciando il tentativo di legittimare un potere che molti considerano ormai autoritarismo consolidato.
La vera notizia non è solo la vittoria di Maduro, ma l’assenza di partecipazione popolare che trasforma un trionfo elettorale in una sconfitta della democrazia.