Referendum su cittadinanza e Jobs Act, Marcello Dell’Utri rompe il silenzio e rivela cosa avrebbe fatto Silvio Berlusconi.
Non solo Marta Fascina ricorda l’ex premier Silvio Berlusconi ma anche Marcello Dell’Utri, ex senatore e fondatore di Forza Italia, ha voluto rendere omaggio al presidente scomparso, intervenendo sul tema del referendum e su cosa avrebbe fatto il Cavaliere. Ecco le sue dichiarazioni.

Marcello Dell’Utri e la visita ad Arcore ogni mese
Il ricordo di Silvio Berlusconi, come riportato da La Presse, non si limita alla sfera politica. Marcello Dell’Utri ha parlato anche del suo legame personale con il leader di Forza Italia, descrivendo una presenza ancora viva nella sua quotidianità. “Vado ad Arcore ogni mese, ogni mese il giorno 12 si fa una messa in commemorazione del presidente Berlusconi, Il prossimo giugno saranno due anni“.
Dell’Utri ha anche condiviso un aspetto più intimo: “È un ricordo vivissimo, io addirittura me lo sogno, non dico tutte le sere ma quasi. Cosa mi dice? Dice di fare il bravo“.
Referendum, cosa avrebbe fatto Silvio Berlusconi
Rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un parere sulla posizione che Silvio Berlusconi avrebbe preso riguardo i referendum su cittadinanza e Jobs Act, Marcello Dell’Utri è stato diretto: “Referendum? Berlusconi avrebbe votato, sempre e comunque“.
Secondo lui, l’ex premier non avrebbe mai sostenuto l’idea di disertare le urne. “Non è giusto che ci sia qualcuno dice di non andare a votare, la gente non ha bisogno di essere incitata di andare o meno a votare, se vuole va sennò non va. La regola è una: andare a votare sempre. Non votare è un tirarsi la zappa sui piedi, in ogni circostanza e per ogni cosa“, ha concluso. Una posizione netta quella dell’ex senatore e fondatore di FdI, in linea con quella che – secondo lui – sarebbe stata la condotta di Berlusconi.