Il centrodestra si divide sul terzo mandato ai governatori. Salvini preme per l’estensione, Tajani rallenta. Le tensioni crescono.
Nel centrodestra italiano si apre un nuovo fronte di tensione: la possibilità di introdurre il terzo mandato per i governatori regionali, che produce l’ennesima incomprensione tra “Tajani” e “Salvini”. Una questione che sembrava marginale, ma che oggi si rivela centrale per l’equilibrio della coalizione e la definizione delle future candidature. Il tema ha preso forma dopo l’apertura, seppur cauta, di Fratelli d’Italia alla modifica della legge che limita a due i mandati consecutivi.

Una coalizione sotto pressione: il contesto
Da una parte c’è chi vede il terzo mandato come una garanzia di continuità amministrativa, soprattutto in regioni dove il centrodestra governa saldamente. Dall’altra, c’è chi teme che l’apertura a questa modifica possa alimentare tensioni istituzionali, oltre a generare un precedente delicato sul piano politico e costituzionale.
La spinta di Salvini e la frenata di Tajani
In questo scenario, si sono delineate due posizioni nette. Matteo Salvini, leader della Lega, ha ribadito la necessità di agire rapidamente: «Ogni scelta va fatta in fretta perché è giusto che la gente sappia». Per Salvini, la possibilità di mantenere in corsa figure come Zaia in Veneto e Fedriga in Friuli Venezia Giulia è fondamentale. Il Carroccio, infatti, rischia di perdere pedine cruciali se non viene modificata la normativa in tempo utile.
Al contrario, Antonio Tajani e Forza Italia si muovono con cautela. Pur non chiudendo al confronto, Tajani continua a sostenere la bontà della norma vigente, soprattutto per le regioni a statuto ordinario. Per lui, è preferibile puntare su candidati civici condivisi, capaci di rafforzare l’unità e l’appeal elettorale della coalizione.
L’incertezza è alta, anche perché nelle prossime settimane si giocheranno partite decisive in regioni come Puglia, Campania, Toscana, Marche e Veneto. E proprio sul Veneto si concentra l’attenzione, dove il possibile addio di Zaia obbligherebbe la Lega a scegliere tra alternative meno consolidate.
Mentre Salvini spinge per aprire la strada al terzo mandato, Tajani frena e invita alla riflessione. Il tavolo nazionale del centrodestra, che sembrava vicino a una sintesi, è ora paralizzato. La sfida vera sarà trovare candidati vincenti senza spaccare la coalizione. Come riportato da iltempo.it