Al via l’incidente probatorio per il delitto di Garlasco e l’omicidio di Chiara Poggi: Andrea Sempio si affida ad un esperto di impronte.
Dall’impronta 33 scomparsa all’incidente probatorio che potrebbe aiutare a fare, una volta per tutte, chiarezza sul delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi. Sono ore potenzialmente decisive per quanto concerne il caso della morte della giovane ragazza, uccisa il 13 agosto 2007 e per il cui assassinio è finito in carcere Alberto Stasi, suo fidanzato dell’epoca. Nel mirino delle autorità anche altre figure come, per esempio, quella di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima.

Garlasco: incidente probatorio al via
Una giornata molto importante per quanto riguarda il delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi con l’incidente probatorio al via nella giornata di martedì 17 giugno 2025. Esperti genetisti e dattiloscopici si ritroveranno, infatti, in queste ore, presso gli uffici della Polizia Scientifica della Questura di Milano per cercare di fare chiarezza e analizzare tutti i reperti del caso.
Le autorità competenti saranno chiamate ad analizzare DNA e impronte in gran parte repertate e scartate in passato perché inutili o inutilizzabili. Una situazione che potrebbe regalare dei colpi di scena e cambiare le carte in tavola per tutti i personaggi coinvolti nella vicenda da Alberto Stasi, in carcere con l’accusa di aver ucciso la Poggi, fino ad Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, e indagato.
Andrea Sempio e lo specialista di impronte
Come si apprende da diversi media tra cui Il Mattino, a spiccare è proprio la posizione di Andrea Sempio che per l’incidente probatorio ha fatto una scelta importante. Sempio, l’unico indagato per concorso in omicidio nella nuova inchiesta, ha deciso di affidarsi ad un altro esperto, un dattiloscopista, che affiancherà l’ex comandante del Ris dei carabinieri Luciano Garofano nelle analisi dei reperti. Tale nomina è stata decisa dai legali di Sempio, Massimo Lovati e Angela Taccia.
Sebbene l’incidente probatorio non abbia come punto focale le analisi dattiloscopiche, uno dei punti che le autorità verificheranno riguarderà, come sottolineato da Il Mattino, la ricerca e poi l’eventuale comparazione di profili genetici su 35 “para-adesivi” contenenti 58 impronte repertate all’epoca. In questo senso un esperto del settore indubbiamente risulterà fondamentale.