Ecco cosa è successo durante il Trooping the Colour a Londra: le parole dure di Re Carlo, interpretate dagli esperti di lettura labiale.
Il Trooping the Colour, cerimonia tradizionale che celebra il compleanno ufficiale del sovrano britannico, ha avuto quest’anno un risvolto inaspettato. Tra i sorrisi e la pompa reale, un momento rubato dalle telecamere ha svelato un lato decisamente inedito di Re Carlo III, colto in uno sfogo di rabbia nei confronti della regina Camilla. Ma cosa è accaduto esattamente durante il passaggio in carrozza?
Le immagini riprese dalle telecamere hanno documentato una sequenza breve, ma intensa. Accanto a lui, Camilla alle prese con il vento che minacciava di portarle via il cappello, mentre Carlo appariva nervoso e teso. E proprio in quel frangente, secondo gli esperti di lettura labiale, sono emerse parole nette e taglienti.
Uno sfogo insolito sotto gli occhi del mondo
Stando all’interpretazione fornita da Jeremy Freeman, il sovrano avrebbe detto, “È assolutamente pazzesco – vergognoso, assolutamente straordinario”, con tono trattenuto ma carico di rabbia. Un giudizio netto, sfuggito durante una delle occasioni più solenni dell’anno. Un’altra frazione della conversazione lo mostrerebbe poi affermare: “Io ne esco”, per poi aggiungere “Ad ogni modo, non è come me; questa è la differenza tra lui e me”. Un riferimento enigmatico, ma pesante, che sembra indicare un soggetto ben preciso.
Chi è il vero destinatario della stoccata?
Due sono i nomi che subito emergono: il principe Andrea e il principe Harry. Il primo, tenuto lontano dall’evento per via degli scandali che lo coinvolgono; il secondo, assente e tuttora al centro delle tensioni familiari dopo le sue rivelazioni pubbliche e le nuove uscite social della moglie Meghan. In particolare, la frase “questa è la differenza tra lui e me” lascia intendere un confronto diretto, forse con il figlio ribelle.
Dati il rigore istituzionale di Carlo e la sua lunga esperienza sotto i riflettori, appare difficile credere che tali affermazioni siano state pronunciate per sbaglio. L’ipotesi più concreta è che si tratti di un messaggio sibillino, ma perfettamente consapevole, indirizzato a un membro specifico della famiglia. Ecco il punto chiave: quella che sembrava una semplice distrazione si rivela, con ogni probabilità, una stoccata voluta, pronunciata nel momento più visibile dell’anno. Il tutto come riportato da ilfattoquotidiano.it
