Scarabeo giapponese, Popillia japonica: riconoscimento, rischi e prevenzione
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Direttore: Alessandro Plateroti

Scarabeo giapponese, Popillia japonica: riconoscimento, rischi e prevenzione

Un ragazzo con il prurito nelle braccia

Come riconoscere lo scarabeo giapponese (Popillia japonica), prevenire infestazioni e proteggere giardini e piante ornamentali.

La Popillia japonica, meglio nota come scarabeo giapponese, è una specie di coleottero originaria dell’Asia orientale, che ultimamente ha suscitato preoccupazione in diverse regioni d’Italia, in particolare nel Nord. Il fenomeno è particolarmente significativo in Lombardia, con un aumento di segnalazioni nelle province di Milano e Bergamo, e avvistamenti in aree verdi cittadine come San Siro, Parco Sempione e diocesi agricole/metropolitane.

Ospedale
Ospedale – newsmondo.it

Che cos’è lo scarabeo giapponese e perché desta preoccupazione

Lo scarabeo giapponese si distingue per il colore verde metallizzato con riflessi bronzo, presenta una forma ovale e dimensioni di circa 8–11 mm in lunghezza e 5–7 mm in larghezza. Il maschio risulta solitamente più piccolo, mentre la femmina può raggiungere dimensioni leggermente maggiori. Il ciclo vitale è scandito dall’attività degli adulti tra giugno e settembre, con un picco a luglio; le femmine depongono le uova nel terreno, scavando gallerie fino a 10 cm di profondità per proteggerle. Bambini o larve, una volta nate, risalgono alimentandosi delle radici, minacciando la salute di prati, pascoli, piante ornamentali e fruttifere.

La propagazione della specie nell’Italia settentrionale è connessa a irregolari i fenomeni migratori, e la sua diffusione è stata osservata anche in Valle d’Aosta, Emilia-Romagna e Piemonte. In Lombardia, le autorità fitosanitarie hanno segnalato focolai in città, tanto che sono state adottate misure di quarantena, come la protezione di piante e fiori tramite reti, proprio per limitare la diffusione.

Come riconoscere i danni e intervenire in casa

I segnali più evidenti di infestazione includono:

  • Danni fogliari: gli adulti mangiano le foglie a partire dalla cima, creando fori irregolari e decorazioni marcescenti.
  • Danni radicali: le larve minacciano le radici, provocando ingiallimento, disseccamento e morte delle piante.

Il Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia consiglia, con presenza occasionale, di raccogliere manualmente gli insetti e metterli in un contenitore con acqua e sapone. Per fruttiferi, si suggerisce l’uso di reti antinsetto, da scuotere al mattino quando gli adulti sono immobili, in modo da farli cadere e rimuoverli. Come riportato da tg24.sky.it

In caso di infestazioni significative, è opportuno seguire le indicazioni ufficiali delle strutture fitosanitarie regionali, che forniscono la strategia più completa, che può comprendere misure collettive e trattamenti mirati. Rimane importante non piazzare trappole fai-da-te in giardini o orti privati, poiché attirano più insetti di quanto riescano a catturarne, causando danni alle piante circostanti.

Affrontare tempestivamente la presenza della Popillia japonica è essenziale per preservare l’integrità dei nostri spazi verdi: riconoscere i sintomi, intervenire in modalità adeguata e seguire le indicazioni delle autorità sanitarie è la strategia più efficace per difendere giardini, prati e frutteti da questo temuto parassita.

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ultimo aggiornamento: 2 Luglio 2025 12:32

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