Confermata la decisione degli Stati Uniti di tagliare la fornitura di armi all’Ucraina: la decisione di Trump e le reazioni di Kiev e Russia.
Hanno trovato conferma le notizie in merito alla decisione degli USA di interrompere la fornitura di armi all’Ucraina. Il presidente americano Donald Trump si è mosso in questo senso provocando una serie di reazioni contrastanti da parte di Kiev e della Russia. Da una parte lo sconforto per quello che potrebbe accadere, dall’altra, sponda Cremlino, grande entusiasmo.

Trump taglia le armi all’Ucraina
Arriva la conferma di quanto filtrato nelle scorse ore: gli Stati Uniti hanno interrotto alcune consegne di armi all’Ucraina, compresi i missili antiaerei. A renderlo noto è stata la Casa Bianca confermando notizie di stampa e dicendosi preoccupata per la diminuzione delle proprie scorte di munizioni. In questo senso, il governo di Donald Trump, tramite la vice portavoce della White House, Anna Kelly, ha fatto sapere: “Questa decisione è stata presa per mettere al primo posto gli interessi americani, a seguito di una revisione da parte del Dipartimento della Difesa dell’assistenza militare fornita dal nostro Paese ad altri Paesi in tutto il mondo”.
La reazione di Kiev e del Cremlino
La decisione degli USA di bloccare la fornitura di armi all’Ucraina ha comportato diverse reazioni. Il governo di Volodymyr Zelensky ha convocato l’inviato degli Stati per chiedere chiarimenti di un taglio che sarebbe “disumano” ed ha rilanciato l’offerta di acquistare quel tipo di armi. Ben differente, invece, per ovvie ragioni, la reazione della Russia con il Cremlino che ha preso la svolta americana come un passo per “avvicinarsi alla fine della guerra”.
Le armi attese da Kiev, da quanto si apprende, rientravano nei pacchetti di aiuti autorizzati da Joe Biden, e sebbene nessuna nuova spesa fosse stata autorizzata da Trump, le forniture erano continuate ad arrivare fatta eccezione per una breve pausa avvenuta nel mese di marzo. Adesso, la decisione conclusiva che ferma tutto.