Il clima afoso degli ultimi giorni sta coinvolgendo tutto il mondo: il caldo da record sta facendo vittime in Italia e in tutta Europa. La situazione.
Le previsioni meteo non sono assolutamente positive. Il caldo record sta facendo tante vittime in Italia e in Europa. E la situazione per le prossime ore, con particolare riferimento alle date del 3 e del 4 luglio, non è destinata a migliorare, con le aspettative che parlano di temperature ancora alte e rischio di eventi estremi.

Caldo estremo e vittime: morti in Italia e in Europa
Il caldo estremo che sta colpendo l’Italia in questi giorni sta rendendo impossibile vivere con serenità la quotidianità. Le alte temperature stanno causando un aumento dei problemi di salute in molte città, con i servizi ospedalieri che segnalano un aumento del 20% delle ammissioni. Dalle ultime informazioni, infatti, anche i vari pronto soccorso stanno facendo registrare, come sottolineato dall’Adnkronos, il 20% di ingressi in più.
In questo senso sono state registrate anche delle vittime: nella giornata di ieri bene tre i morti: un turista 75enne è morto per un malore mentre era in spiaggia a Budoni, un 60enne mentre era a San Teodoro, entrambi in Sardegna. Un uomo di 85 anni, affetto già da altre patologie, è morto, invece, in seguito a disidratazione a Genova.
Anche nel resto dell’Europa la situazione non è affatto migliore. Anzi. Per esempio in Catalogna, sono stati registrati ben due morti. In Francia, in Grecia e in Portogallo, le temperature sono arrivate fino ai 46 gradi con conseguenze tremende.
La situazione in Italia: i bollini rossi sulle città
Nella giornata di giovedì 3 luglio, non sono previsti cambiamenti rispetto alle ore precedenti con i bollini rossi in 18 città. La situazione per venerdì 4 luglio vedrà, invece, ben 20 le città da bollino rosso. Nello specifico si tratta di Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Verona e Viterbo, alle quali si aggiungeranno Pescara e Venezia. Per il momento restano “solo” in giallo Bari, Catania, Cagliari, Civitavecchia, Messina, Napoli e Reggio Calabria.