Legionella nelle case popolari di Milano: un morto e sei contagiati. Ecco cos’è, i sintomi e come si previene.
Mentre Matteo Bassetti commenta il disegno di legge relativo al fine vita, un’emergenza sanitaria prende forma in un quartiere di Milano: un focolaio di Legionella è stato infatti individuato nel complesso di edilizia residenziale pubblica di via Rizzoli 77-87, dove si registrano sei casi confermati, con un decesso e quattro ricoveri. La Legionella è un batterio che vive in ambienti umidi e può causare infezioni respiratorie anche gravi.

Focolaio di Legionella nelle case popolari a Milano: i dettagli
Secondo quanto comunicato da Ats e riportato da Adnkronos, “i casi a oggi segnalati nel complesso di edilizia residenziale pubblica di via Rizzoli 77-87 sono 6, di cui 4 tuttora ricoverati. Un paziente è deceduto. I casi hanno un’età compresa tra 70 e 90 anni“.
L’agenzia di tutela della salute ha fatto sapere di avere “avviato le indagini finalizzate a individuare l’origine del contagio, in stretta collaborazione con MM e il Comune di Milano“.
Il batterio Legionella pneumophila può proliferare in acqua stagnante, nel fango e nei terreni umidi, e viene trasmesso per via aerea, specialmente attraverso impianti di condizionamento o sistemi idrici contaminati. Questo batterio è responsabile della legionellosi, un’infezione che può presentarsi in tre forme: la Malattia dei Legionari, la Febbre di Pontiac e una forma asintomatica.
Le tre forme della malattia e come si manifesta
La Malattia dei Legionari è la forma più grave della legionellosi, con sintomi simili a quelli della polmonite. L’infezione si manifesta con febbre, dolori muscolari, mal di testa, astenia, tosse e, nei casi più gravi, polmonite. Il periodo di incubazione varia tra 2 e 10 giorni.
La Febbre di Pontiac, invece, è una forma più lieve, caratterizzata da sintomi influenzali come febbre, debolezza, brividi e mal di testa. Esiste anche una forma asintomatica, individuabile solo attraverso la presenza di anticorpi nel sangue.
La diagnosi viene effettuata tramite esami radiologici del torace, test antigenici su urine e colture su campioni respiratori. Per il trattamento, si utilizzano antibiotici.