Tutti parlano del caldo di questi giorni, non solo in Italia. Vittorio Feltri si è stufato e ha detto la sua su cosa stia veramente accadendo.
Bollino rosso in 20 città d’Italia in queste ore. Il caldo sta avvolgendo l’Europa e anche il nostro Paese. In tv, sul web e sui giornali non si parla d’altro. In questo senso, con il suo solito fare diretto e senza peli sulla lingua, Vittorio Feltri ha detto la sua nell’ultimo editoriale video per Il Giornale. Il giornalista è parso particolarmente stufo di tutte queste notizie.

Feltri e il caldo su tutti i media
Ha scelto un modo tutto suo Vittorio Feltri per commentare il caldo insopportabile di questi ultimi giorni in Italia. Attraverso il suo editoriale per Il Giornale dal titolo “Morire di caldo o di noia“, il giornalista ha spiegato di essere abbastanza stufo di tutte queste notizie ripetitive sulle alte temperature. “Tutto l’informazione insiste sul fatto che d’estate fa caldo. Hanno scoperto che d’estate fa caldo”, ha esordito l’uomo.
“Questa estate fa un caldo terribile ma ogni anno fa caldo. Ora si scatenano i giornali, gli opinionisti e chi fa le previsioni del tempo. Ci dicono che il mondo sta cambiando e che non riusciremo più a vivere in un pianeta che brucia la pelle […]. Un dramma! Non ho mai assistito ad un dramma come in questi giorni”.
La verità sull’estate e l’inverno
A questo punto Feltri ha fatto riferimento al crollo dell’insegna Generali nel palazzo a Milano. “Si è data la colpa al caldo anche per questo. Ma come è possibile? […]”, ha detto. “Non è vero niente, sono tutte balle. Io da quando sono al mondo sento che d’estate fa un caldo boia e di inverno fa un freddo altrettanto boia. Non si riesce più a capire chi abbia ragione. Il caldo è inevitabile d’estate e il freddo è inevitabile d’inverno. Quest’anno bisognerebbe avere un ghiacciolo in tasca o andare in giro abbracciati a delle colonnine di ghiaccio. Sono tutte stupidaggini alimentate dai cosiddetti verdi che pensano che il mondo sia destinato a finire perché non siamo riusciti a tenerlo in piedi […]. Ma andate a farvi benedire”.