Il presidente americano Donald Trump pronto ad inviare Patriot a Kiev ma pagherà l’Ue. Attesa per il piano “aggressivo” del tycoon.
Non solo i dazi al 30% annunciati verso l’Unione Europea, adesso Donald Trump è pronto ad un’altra mossa. In questo caso sarebbe pronto un piano “aggressivo” di riarmo dell’Ucraina con l’invio di Patriot a Kiev nel conflitto con la Russia. Il tutto, però, dovrebbe avvenire a spese dell’Ue, come sottolineato dallo stesso presidente americano.

Trump e il riarmo dell’Ucraina
Dovrebbe essere quella odierna, la giornata decisiva nella quale il presidente americano Donald Trump darà l’annuncio di un nuovo piano per armare l’Ucraina, che includerà l’invio di dotazioni offensive a Kiev. A renderlo noto i principali media citando Axios che si sarebbe avvalso di alcune fonti informate. Da quanto si apprende la nuova strategia del tycoon dovrebbe essere presentata in un incontro a Washington tra il numero uno Usa e il segretario generale della Nato, Mark Rutte.
Nuovi Patriot all’Ucraina ma paga l’Ue
Stando a quanto riportato dalle principali agenzia, il presidente americano si sarebbe sbilanciato anche in alcune dichiarazioni che farebbero meglio comprendere le sue intenzioni. “Non ho ancora concordato il numero” di Patriot da inviare ma gli ucraini “ne avranno un po’ perché hanno bisogno di protezione e l’Ue pagherà: noi non pagheremo nulla, ma li invieremo”, si legge sull’Ansa in merito alle parole del tycoon. Da sottolineare come oggi il tycoon dovrebbe fare un annuncio sulla Russia e su Putin.
Putin e la nuova offensiva
Al netto di quello che sarà l’intervento in aiuto dell’Ucraina, pare che la Russia si stia preparando per una nuova offensiva. All’inizio di questo mese il presidente russo Vladimir Putin ha spiegato al suo omologo statunitense Trump che stava pianificando un’altra escalation nell’Ucraina orientale nei successivi 60 giorni, per raggiungere i confini amministrativi delle regioni in cui ha una presenza significativa.
A renderlo noto è stato ancora Axios facendo riferimento ad una conversazione telefonica avvenuta tra i due leader dei due Paesi lo scorso 3 luglio.