Garlasco, schizzo sangue telefono:. Chiara Poggi ha chiesto aiuto
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Garlasco: l’ultima mossa disperata di Chiara Poggi prima di essere uccisa

Chiara Poggi morta il 13 agosto 2007

La novità sul delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi: lo schizzo di sangue e l’ultima mossa disperata della ragazza.

Si susseguono le novità, vere o presunte, sul caso del delitto di Garlasco con l’omicidio Chiara Poggi. Dopo le nuove tracce di DNA rinvenute nella bocca della vittima, ecco che le autorità stanno cercando di fare chiarezza per arrivare, finalmente, alla verità. In questo senso, particolare focus merita uno schizzo di sangue sul telefono della villetta dove il 13 agosto del 2007 è stata, appunto, uccisa la giovane vittima.

Polizia rilievi prove scientifiche

Garlasco: la ricostruzione e il telefono

Le ipotesi su come sia stata realmente ammazzata a Garlasco Chiara Poggi sono diverse ma una in particolare sta assumendo sempre maggiore concretezza. In questa ottica, è possibile che la ragazza non solo conoscesse il suo aggressore (o suoi aggressori) ma che abbia persino provato a difendersi e a chiedere aiuto.

L’elemento decisivo relativamente a questa tesi, come riportato dal Corriere della Sera, fa riferimento al telefono fisso di casa Poggi. “Sull’apparecchio, che era su un mobiletto, ci sono diversi schizzi di sangue lasciati dai colpi del killer – si legge sul Corriere -. Lì, poco prima della cantina, l’assassino ha infierito brutalmente sul corpo di Chiara. I colpi probabilmente mortali, dissero i giudici, dopo che la 26enne era stata ferita per la prima volta (di sorpresa) vicino alla porta d’ingresso, ai piedi della scala del piano di sopra, e forse cercò di rialzarsi”. 

L’ultimo tentativo di Chiara Poggi di difendersi

Eppure, stando alla nuova ipotesi sull’omicidio della povera Chiara, la vittima sarebbe stata colpita proprio mentre stava tentando l’ultima disperata mossa di salvarsi, ovvero cercando di chiedere aiuto tramite il telefono. Questa tesi – spiega sempre il Corriere della Sera – sarebbe sostenuta da una macchia di sangue rinvenuta sotto la cornetta. Uno schizzo “coerente con gli altri trovati sul telefono e sul muro, lasciato dai colpi sferrati”.

Dai dettagli forniti dal quotidiano “La ‘goccia’ ha un angolo di incidenza di 19 gradi, troppo ampio per un casuale (e improbabile) passaggio del sangue attraverso la fessura tra cornetta e apparecchio di pochissimi millimetri. Quel telefono, secondo gli inquirenti, è stato rimesso a posto dal killer che non si è accorto della goccia“.

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ultimo aggiornamento: 14 Luglio 2025 13:05

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