UE divisa sulle sanzioni USA: tra dazi e tensioni interne, Bruxelles cerca nuove alleanze con Asia per un futuro economico più stabile.
A pochi giorni dall’entrata in vigore delle sanzioni previste per il primo agosto, l’Unione Europea appare ancora divisa sulla linea da tenere nei confronti degli Stati Uniti. Il confronto con l’amministrazione americana lascia spazio più a tensioni interne che a strategie condivise. Intanto, Bruxelles sta preparando un elenco di prodotti statunitensi – del valore di 21 miliardi di euro – da colpire con dazi, misura che rischia di ricadere direttamente sui consumatori europei.
Ma oltre alla ritorsione commerciale, emerge una riflessione più ampia: è il momento di cambiare approccio. La commissaria europea alla concorrenza, la spagnola Teresa Ribera Rodríguez, ha sottolineato come l’Europa debba guardare oltre le sanzioni e orientarsi verso nuovi partner economici. Il dialogo con paesi come Giappone, Corea del Sud e Cina può rappresentare una via alternativa per rafforzare investimenti e relazioni commerciali più stabili e meno conflittuali.
La sfida non è quella di contrapporsi a Washington, ma di costruire un equilibrio globale più solido. L’Europa deve smettere di chiudersi in battaglie sterili e iniziare a tessere nuove alleanze. La globalizzazione continua, con o senza Trump: serve lungimiranza per restare protagonisti.