Assunzioni scuola, Valditara parla di "record": l'attacco dei sindacati
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Direttore: Alessandro Plateroti

Assunzioni scuola, il ministro Valditara parla di “numero record”: l’attacco dei sindacati

Giuseppe Valditara

Con il nuovo decreto, il ministro Valditara annuncia migliaia di assunzioni: ma i sindacati non ci stanno e denunciano il precariato.

Dopo aver esteso il divieto dei cellulari anche alle superiori, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato un nuovo decreto per l’assunzione di docenti nelle scuole statali di ogni ordine e grado. La misura, accolta come “un numero record” dallo stesso ministro, non ha però placato le critiche dei sindacati, che parlano di una situazione ancora drammaticamente precaria.

Giuseppe Valditara

Oltre 54mila docenti in arrivo: l’annuncio di Valditara

Con il decreto appena firmato, come riportato da Sky News, il ministro Giuseppe Valditara ha autorizzato l’immissione in ruolo di 48.500 docenti per l’anno scolastico 2025/2026, distribuiti tra posti comuni e di sostegno. A questa cifra si aggiungeranno 6.022 assunzioni di docenti di religione cattolica, attraverso un successivo provvedimento legato al concorso bandito nel 2024, il primo dopo vent’anni.

L’obiettivo, secondo il ministero, è garantire “maggiori garanzie di continuità didattica agli studenti e di stabilità agli insegnanti“. Il ministro ha evidenziato come l’attenzione sia stata posta in particolare sul sostegno, “consapevoli dell’importanza che essa riveste per i ragazzi più fragili“. Per quanto riguarda l’insegnamento della religione cattolica, ha aggiunto: “Stiamo realizzando la più importante immissione in ruolo degli ultimi venti anni“.

La risposta dei sindacati

La misura non ha però soddisfatto i sindacati. Secondo la Flc Cgil, aggiunge Sky Newsm il decreto non basta a risolvere l’enorme carenza strutturale del sistema scolastico. Il sindacato segnala infatti che rimangono scoperti oltre 90.000 posti in organico di diritto e circa 160.000 in organico di fatto, che continuano a essere coperti da personale precario.

Critiche pesanti arrivano anche per l’assenza di provvedimenti destinati a educatori e personale Ata, che costituiscono una parte consistente degli operatori scolastici. “Un silenzio eloquente“, lo definisce il sindacato, chiedendo con forza “stabilizzazioni immediate, soprattutto per i posti di sostegno in deroga“.

Al centro delle richieste anche un riordino delle attuali procedure di reclutamento, considerate “frammentate e lente“. La Flc Cgil accusa il Ministero di mancare una visione strutturale: “Serve un piano stabile e pluriennale, non soluzioni tampone che lasciano migliaia di lavoratori in uno stato cronico di precarietà“.

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ultimo aggiornamento: 14 Luglio 2025 15:52

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