Non mancano i colpi di scena nell’ultima udienza del processo Visibilia che riguarda anche la ministra del Turismo Daniela Santanchè.
Dopo il rinvio dello scorso giugno per quanto concerne il caso Visibilia, ecco l’ennesimo colpo di scena con un ulteriore slittamento al 16 settembre del processo per falso in bilancio a carico della ministra Daniela Santanchè e altri. Una vicenda che ha portato a delle scintille in aula con la decisione dei pm Marina Gravina e Luigi Luzi che hanno evidenziato il “rischio prescrizione”.

Santanchè: colpo di scena al processo
Nuovo colpo di scena relativamente al processo Visibilia con particolare attenzione alla posizione di Daniela Santanchè. Infatti, come sottolineato dai principali organi di stampa, i giudici della seconda penale di Milano hanno deciso di rinviare al 16 settembre il processo per falso in bilancio a carico della ministra e altri, anche per decidere, tra due mesi, la questione posta dalle difese di estromissione delle parti civili, i piccoli soci di Visibilia, appunto.
Da quanto si apprende, il Tribunale di Milano ha ritenuto “fondata” l’eccezione sul capo di imputazione troppo generico per Visibilia srl in liquidazione rimandando quindi alla Procura per una nuova formulazione dell’accusa “meno carente”.
Caos in aula: cosa è successo
A seguito della decisione di rinviare, in aula ci sono state delle scintille. I pm Marina Gravina e Luigi Luzi, infatti, hanno contestato il rinvio evidenziando il “rischio prescrizione” e “l’interesse della giustizia per la ragionevole durata del processo: con questi ritmi rischiamo di andare troppo in là”. A seguito di un acceso botta e risposta tra i pm e il presidente Giuseppe Cernuto, alla fine, è stato confermato il rinvio.
Di fatto, i pubblici ministeri dovranno riformulare le accuse e ripassare da un’udienza preliminare. Per i 16 imputati, quindi, il processo è stato rinviato e proseguirà il prossimo 16 settembre.