Calcio, è morto a 91 anni Sergio Campana, ex calciatore e storico presidente dell’AIC. Fondatore del sindacato dei calciatori.
Il calcio italiano saluta una delle sue figure più emblematiche: Sergio Campana, morto a 91 anni a Bassano del Grappa, sua città natale. Ex attaccante di Lanerossi Vicenza e Bologna, è ricordato soprattutto per essere stato il fondatore e lo storico presidente dell’Associazione Italiana Calciatori (AIC), carica che ha ricoperto dal 1968 al 2011.
Dopo una carriera sportiva dignitosa e una laurea in giurisprudenza, Campana si è distinto per aver dato voce e tutela ai calciatori italiani in un’epoca in cui non godevano di alcuna protezione. La sua morte rappresenta la fine di un’era in cui la figura del calciatore ha acquisito dignità giuridica e diritti contrattuali.

La nascita dell’AIC: un passo rivoluzionario nel calcio italiano
Nel 1968, un anno dopo il suo ritiro dal calcio giocato, Campana fonda l’AIC insieme a Gianni Rivera e Sandro Mazzola. L’obiettivo era chiaro: garantire diritti legali, previdenziali e contrattuali ai calciatori, che fino ad allora erano poco più che dipendenti senza tutele. Campana fu il primo a concepire l’atleta come lavoratore a tutti gli effetti, contribuendo anche all’introduzione della Legge 91 del 1981, che riconobbe ufficialmente la figura del lavoratore sportivo.
Lo sciopero del 1974 e l’abolizione del vincolo: conquiste epocali
Il 1974 segna un punto di svolta: Campana guida il primo sciopero dei calciatori italiani, un gesto che cambiò per sempre il rapporto tra atleti e società. Lo sciopero fu la risposta a un trasferimento imposto contro la volontà del calciatore Franco Scala, e rappresentò il simbolo della nuova consapevolezza del ruolo del giocatore. Negli anni seguenti, grazie alla guida di Campana, l’AIC ottenne conquiste fondamentali come l’abolizione del vincolo sportivo, la difesa del diritto d’immagine, la creazione di un fondo previdenziale e tutele post-carriera.
La sua scomparsa è stata accolta con cordoglio da tutto il mondo calcistico, dalla FIGC ai sindacati sportivi. Campana non è stato solo un ex calciatore o un avvocato: è stato il padre fondatore dei diritti dei calciatori italiani, e la sua eredità vivrà in ogni contratto firmato, in ogni diritto riconosciuto, in ogni battaglia vinta per equità e dignità nello sport.