Finalmente sta per arrivare il Bonus tanto atteso. Controlla anche tu se ti aspettano i 500 euro entro dicembre.
È in arrivo un contributo straordinario fino a 500 euro destinato alle famiglie che, dopo aver beneficiato per 18 mesi dell’Assegno di inclusione, hanno subito la sospensione del sostegno economico. La misura è stata introdotta tramite un emendamento del governo al decreto di sostegno ai comparti produttivi, noto come dl Ilva, attualmente all’esame del Senato.
L’emendamento prevede che, in via eccezionale per l’anno 2025, si riconosca ai nuclei familiari colpiti da una sospensione dell’Assegno di inclusione dopo un periodo di fruizione non superiore a 18 mesi, un contributo aggiuntivo. Questo sostegno economico, che può arrivare fino a 500 euro, sarà erogato con la prima mensilità di rinnovo dell’Assegno e comunque entro il mese di dicembre 2025.
Il provvedimento nasce con l’obiettivo di rafforzare le misure di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, come si legge nel testo ufficiale presentato dopo la decisione del Consiglio dei Ministri tenutosi a fine giugno.
Destinatari e impatto economico del Bonus
Sono circa 533 mila i nuclei familiari coinvolti da questa misura, ovvero coloro che potrebbero raggiungere la diciottesima mensilità di fruizione dell’Assegno di inclusione entro ottobre 2025. Tuttavia, secondo le stime basate sui dati relativi al reddito di cittadinanza, circa il 5% di questi beneficiari non presenterà domanda di rinnovo dell’Adi. Di conseguenza, il numero effettivo di nuclei familiari che riceveranno il bonus potrebbe ridursi a circa 506 mila.

Secondo la relazione tecnica allegata all’emendamento, applicando a questo gruppo il valore medio dell’ultima mensilità percepita, che si attesta intorno a 462 euro (con un limite massimo di 500 euro previsto dalla normativa), l’onere complessivo stimato per il 2025 ammonta a circa 234 milioni di euro.
La misura rappresenta un importante intervento di sostegno diretto a famiglie in difficoltà economica, in vista della scadenza naturale del beneficio e in un contesto in cui il contrasto alla povertà rimane una priorità per le politiche sociali nazionali.