"La definizione è follia": il dramma delle ferie secondo Vittorio Feltri
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“La definizione è follia”: il dramma delle ferie secondo Vittorio Feltri

Vittorio Feltri in tv

In un editoriale su Il Tempo, Vittorio Feltri demolisce il mito delle ferie e delle vacanze: tra costi esorbitanti, turisti smarriti e selfie forzati.

Nelle scorse ore, Vittorio Feltri non si è scagliato solo contro il “grillino di ferro (arrugginito)”, ma ha anche dedicato un amaro editoriale al concetto stesso di ferie. In un articolo pubblicato su Il Tempo, il giornalista con il suo consueto stile provocatorio, ha descritto la sua visione di vacanza estiva.

Vittorio Feltri seduto

Feltri contro le ferie: i costi insensati e il concetto di vacanza oggi

La vacanza, secondo Vittorio Feltri, non solo delude, ma spesso rovina. “Si cornifica la moglie, si scalano montagne invalicabili, si deturpano monumenti“, scrive su Il Tempo, elencando con cinismo i comportamenti estremi a cui spesso danno sfogo le ferie.

A peggiorare la situazione, i costi insensati: “Soggiornare su una spiaggia modesta della Riviera romagnola possa costarti anche 1500 euro al giorno“, mentre aumentano “i prestiti per migrare sulle spiagge“.

Poi riflette poi sull’evoluzione del concetto di vacanza: “Al giorno d’oggi non c’è più necessità della vacanza perché non si lavora più come un tempo“. Una critica aspra a una società dove il lavoro è diventato “un concetto astratto” e in cui tutti hanno già “la casa in montagna o al mare” e “il venerdì chiudono le valigie e spariscono“.

Il comportamento dei vacanzieri

Vittorio Feltri racconta anche di aver pensato “per un attimo di andare in vacanza“, immaginando con indulgenza di portare la moglie “sulle montagne orobiche che ci sono care“. Ma questo breve sogno si infrange davanti a una scena ben diversa: “la coda orribile dei turisti in val Gardena“, “fiumi di persone stipati sul sentiero di montagna con zaini inguardabili e facce sconsolate“.

Il giornalista osserva con sarcasmo il comportamento di questi vacanzieri, “disciplinati e paonazzi sotto il sole cocente“, pronti a salire su una funivia “per cifre astronomiche e neanche un sorriso di circostanza” solo per scattarsi un selfie “davanti al panorama mozzafiato“. La vacanza, quindi, diventa per Feltri una parodia dell’evasione dove il senso originario del riposo si è perso ma è “la definizione è follia“.

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ultimo aggiornamento: 26 Luglio 2025 13:13

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