Oggi Israele ha avviato una pausa tattica a Gaza per facilitare l’arrivo degli aiuti umanitari. Tutti i dettagli.
Dopo settimane di intensi combattimenti, l’esercito israeliano ha annunciato una pausa tattica delle operazioni militari nella Striscia di Gaza, con l’obiettivo di permettere il transito sicuro degli aiuti umanitari. La tregua, valida oggi dalle 10:00 alle 20:00 ora locale (9:00-19:00 in Italia), sarà applicata quotidianamente fino a nuovo avviso nelle aree in cui le Forze di difesa israeliane (IDF) non sono operative: Al-Mawasi, Deir al-Balah e Gaza City.
L’iniziativa si accompagna all’apertura di corridoi umanitari per i convogli delle Nazioni Unite, mentre camion carichi di beni essenziali si muovono dall’Egitto verso Gaza, attraversando il valico di Rafah.

Lanci aerei notturni e incidente grave a Beit Lahiya
Nella notte, l’esercito israeliano ha effettuato un’operazione di lancio aereo di aiuti, paracadutando sette pacchi contenenti farina, zucchero e cibo in scatola. L’operazione, svolta in coordinamento con le organizzazioni internazionali, è stata guidata dal Coordinamento delle attività governative nei territori (COGAT).
Tuttavia, secondo quanto riportato dall’emittente Al Jazeera, uno dei pallet ha colpito una tenda di sfollati a Beit Lahiya, nel nord della Striscia, provocando 11 feriti. L’incidente solleva dubbi sull’efficacia e la sicurezza di tali metodi di distribuzione in aree densamente popolate. Sono al vaglio nuovi metodi di lancio degli aiuti.
Crescono le pressioni internazionali su Israele e Stati Uniti
Organizzazioni umanitarie come l’UNRWA hanno espresso preoccupazione per l’uso dei lanci aerei, definiti “inefficaci e pericolosi”, insistendo sulla necessità di un accesso via terra per affrontare la crisi alimentare.
Nel frattempo, anche sul fronte diplomatico si registrano tensioni. Come riportato da annsa.it il segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato alle famiglie degli ostaggi israeliani che gli Stati Uniti devono “cambiare strategia a Gaza”, segno di un possibile mutamento dell’approccio USA alla crisi in corso.