Massima attenzione al West Nile virus, una malattia virale trasmessa principalmente attraverso la puntura di zanzare infette.
Sale l’allerta per i contagi da West Nile Virus in Italia con tanto di indicazioni ufficiali arrivate dalla Protezione Civile su come comportarsi. In queste ore, al Corriere della Sera, Carlo Federico Perno, responsabile dell’Unità di Microbiologia all’Ospedale Bambino Gesù di Roma, ha fatto il punto della situazione spiegando anche quando sia necessario andare in ospedale.

West Nile Virus: cosa sappiamo
Perno ha fatto in linea generale un quadro della situazione in Italia in merito al West Nile Virus: “Senza dubbio serve attenzione. Nel 2025 sembrano esserci più casi rispetto agli anni precedenti, probabilmente per una serie di casualità che non riguardano il caldo o la quantità di zanzare, ma piuttosto la presenza di uccelli selvatici, serbatoi naturali del virus”, ha detto al Corriere.
“E le zone paludose, come l’Agro Pontino o la Pianura Padana, sono maggiormente a rischio. Il virus è trasmesso all’uomo, ma anche ad altri animali (in particolare i cavalli), dalla zanzara Culex, presente in Italia da alcuni decenni”, ha proseguito il responsabile dell’Unità di Microbiologia all’Ospedale Bambino Gesù di Roma
Quando bisogna andare in ospedale
L’esperto ha aggiunto alcune informazioni utili su come riconoscere l’infezione da virus del Nilo: “Nella maggior parte dei casi i sintomi sono assenti o molto lievi, ma in presenza di febbre alta o sintomi neurologici centrali, come convulsioni, sonnolenza, disturbi della vista, bisogna andare in ospedale e sottoporsi al test, non solo nelle zone endemiche come l’Agro Pontino”.
Per Perno tale discorso “vale per adulti e bambini, anche se finora non risultano casi infantili gravi. I sintomi dell’infezione poi sono variabili: per esempio possono verificarsi gastroenterite, disturbi respiratori o cutanei. Dato che in questo periodo dell’anno i virus stagionali circolano poco, è bene in questi casi avere il sospetto di West Nile e sottoporsi ad accertamenti”.