Trump risponde a Medvedev con due sottomarini nucleari: l'America si prepara
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Direttore: Alessandro Plateroti

Trump risponde a Medvedev con due sottomarini nucleari: l’America si prepara

Donald Trump in tribunale

Dopo le dichiarazioni provocatorie di Medvedev, l’America di Trump ordina lo schieramento di due sottomarini nucleari.

Negli ultimi giorni, la scena geopolitica internazionale è stata scossa da un annuncio clamoroso: Donald Trump ha ordinato lo schieramento di due sottomarini nucleari in aree non specificate, come risposta alle minacce esplicite arrivate da Mosca. La decisione arriva poco dopo che Dmitry Medvedev, ex presidente russo e attuale vice segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione, ha evocato lo spettro della guerra nucleare, citando addirittura il sistema sovietico della “mano morta”, un dispositivo pensato per garantire una rappresaglia atomica anche in caso di distruzione del comando centrale russo.

Donald Trump
Donald Trump – newsmondo.it

Il nuovo fronte della tensione tra USA e Russia

L’ultimatum di Trump – dieci giorni alla Russia per trattare la pace con l’Ucraina – ha innescato un confronto verbale senza precedenti. Medvedev ha risposto accusando l’attuale presidente USA di condurre il mondo verso un conflitto globale. Trump, per tutta risposta, ha definito l’ex leader russo “un fallito” e ha dichiarato che se quelle parole dovessero tradursi in fatti, “gli Stati Uniti sono pronti a reagire”.

Schieramento simbolico o deterrenza reale?

Secondo le analisi internazionali, lo schieramento dei sottomarini nucleari americani rappresenta un gesto a forte valenza simbolica: un messaggio chiaro a Mosca, ma anche un segnale agli alleati della NATO. I dettagli sul posizionamento delle unità non sono stati resi pubblici, ma si parla di zone “appropriate” nell’ambito dell’equilibrio strategico globale. Tuttavia, questa mossa alimenta una nuova fase della guerra di comunicazione nucleare, che aumenta il rischio di errori di calcolo e incidenti diplomatici.

Nel frattempo, Vladimir Putin ha ribadito che le condizioni russe per la pace restano immutate: riconoscimento della Crimea e delle regioni occupate, e neutralità ucraina. Nonostante qualche apertura verbale, come il desiderio di una “pace durevole”, la postura militare russa resta aggressiva, con truppe “all’offensiva su tutta la linea del fronte”.

In risposta, Volodymyr Zelensky si è detto pronto a negoziare, ma solo in vista di un accordo concreto. Mentre la diplomazia si muove, il mondo osserva con crescente preoccupazione una crisi che, giorno dopo giorno, si avvicina pericolosamente a una soglia critica.

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ultimo aggiornamento: 2 Agosto 2025 9:08

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