Garlasco, quel "dettaglio" che potrebbe tradire Alberto Stasi
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Garlasco, quel “dettaglio” che potrebbe tradire Alberto Stasi: cosa ha notato l’esperto

Alberto Stasi

Garlasco, l’esperto Gianluca Spina analizza l’intervista de Le Iene e individua un “dettaglio” che potrebbe tradire Alberto Stasi.

Mentre a Catania una donna accoltella ripetutamente la vicina davanti alle figlie piccole, a Garlasco spunta un “dettaglio” che tradisce Alberto Stasi. È il dettaglio dell’occhio, un semplice tic, che ha attirato l’attenzione dell’esperto di comunicazione non verbale Gianluca Spina durante l’analisi di un’intervista andata in onda su Le Iene circa tre anni fa. L’intervista è stata recentemente ripresa dalla rivista Giallo e riportata da Virgilio.it, che ha ospitato l’approfondita lettura non verbale dell’esperto.

Mappa di Garlasco

Garlasco, il “tic all’occhio” che tradisce Alberto Stasi

Alberto Stasi, durante l’intervista a Le Iene, ha mantenuto un’esposizione chiara e razionale – secondo l’esperto di comunicazione non verbale – nel parlare delle incongruenze e delle presunte forzature contenute nella sentenza che lo ha condannato.

Tuttavia, il momento in cui il giornalista gli ha chiesto direttamente “Hai ucciso tu Chiara?” ha rappresentato un punto di rottura. Gianluca Spina ha osservato che, in quell’istante, il volto dell’ex fidanzato di Chiara Poggi è stato attraversato da un’espressione di “terrore” e da un “tic all’occhio destro“.

Secondo l’esperto, questo dettaglio – apparentemente minimo – rappresenta un segnale emotivo molto forte, difficilmente controllabile. Il tic e la successiva controdomanda di Stasi, “mi stai facendo la domanda o…?“, svelerebbero una tensione interiore significativa, legata alla paura che il giornalista non gli credesse.

Le emozioni che emergono parlando di Chiara Poggi

Il secondo momento critico individuato da Gianluca Spina, aggiunge Virgilio.it, si verifica quando il giornalista chiede ad Alberto Stasi di parlare di Chiara Poggi. Alla sua risposta, “Chiara era una ragazza semplice, semplicissima“, si accompagna un cambiamento espressivo sul volto del condannato. “Sul viso sarebbero apparsi segni di disgusto e rabbia“, scrive l’esperto nella rivista Giallo. Una reazione che colpisce per la sua intensità, considerando che l’intervista avveniva a quindici anni dal delitto.

L’esperto interpreta il disprezzo come un’emozione legata a un senso di superiorità morale verso l’altro, deducendo che per Stasi vi fosse “qualcosa di spregevole nella condotta di Chiara“. La rabbia, invece, potrebbe essere legata a un sentimento di ingiustizia: “L’ingiusto danno patito a causa della condotta di Chiara“.

Ma è proprio il disgusto, mostrato durante una frase apparentemente innocua, che colpisce maggiormente. “Se mostrato all’affermazione semplice, semplicissima, mi segnala un senso di repulsione verso la medesima persona“, osserva Spina.

Tuttavia, l’esperto conclude citando una possibile variante suggerita da studiosi di psicologia clinica: disgusto e senso di colpa attivano le stesse aree cerebrali. Da qui nasce l’ultima riflessione: “Ipotizzando il senso di colpa in Alberto, potrebbe essere legato alla possibilità di salvare Chiara e di non averlo fatto?“.

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ultimo aggiornamento: 2 Agosto 2025 11:41

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