Emergono nuovi dettagli sulla morte di Simona Cinà trovata senza vita in piscina a Bagheria. Ecco, a seguire, i risultati dell’autopsia.
L’autopsia sul corpo di Simona Cinà ha fornito i primi riscontri sulla tragica morte della giovane pallavolista di Capaci, trovata senza vita nella piscina di una villa a Bagheria durante una festa di laurea. Tanti dettagli emergono da quella serata, come l’ultimo messaggio inviato dalla giovane prima del dramma. I primi esiti confermano che sarebbe morta per annegamento, ma restano ancora molti punti da chiarire.
Simona Cinà, si attendono gli esiti tossicologici
Non è ancora chiaro, come riportato da L’Ansa e Tgcom24, se Simona Cinà sia annegata dopo aver avuto un malore naturale o se tale malore possa essere stato causato dall’assunzione involontaria di sostanze come alcol o droga. Saranno gli esami tossicologici a chiarire se queste sostanze abbiano avuto un ruolo nella tragedia.
La giovane si trovava nella villa per festeggiare la laurea di due amici. Il ritrovamento del corpo in piscina ha scioccato i presenti e allertato i soccorsi, arrivati rapidamente sul posto. Purtroppo, ogni tentativo di rianimazione si è rivelato vano.
I risultati dell’autopsia: le indagini continuano
Dall’autopsia, conclusa nelle ultime ore, arriva una prima conferma: Simona Cinà sarebbe annegata. Nei suoi polmoni è stata infatti ritrovata dell’acqua, segnale compatibile con una morte per asfissia da annegamento. Tuttavia, non è stato possibile stabilire con precisione l’orario del decesso, un elemento chiave per comprendere le dinamiche di quanto accaduto.
L’esame ha anche escluso che la giovane soffrisse di patologie cardiache o congenite. “Avrebbe escluso un infarto o patologie congenite silenti“, si apprende da L’Ansa. Una constatazione che rende ancora più difficile comprendere cosa abbia realmente provocato la caduta in piscina e l’impossibilità di salvarsi. Numerosi dubbi sono stati sollevati dalla famiglia della ragazza, che chiede chiarezza sull’accaduto.
