Luca Bizzarri commenta il caso diventato virale dell’animatore sottopagato ventenne di Rimini, scatenando una polemica sui giovani di oggi.
Mentre Giorgia Meloni ed Elly Schlein sono ai ferri corti per il caro-ombrellone, sui social esplode un’altra discussione sugli animatori sottopagati che ha visto l’intervento di Luca Bizzarri. A scatenare il dibattito è stato il video pubblicato su TikTok da un 20enne che ha raccontato di aver rifiutato un impiego da animatore a Rimini perché sottopagato e con un alloggio “con le pareti ammuffite“. Ecco, a seguire, la replica pungente dell’attore e comico.

Luca Bizzarri e la polemica sugli animatori sottopagati
Su X (ex Twitter), Luca Bizzarri ha commentato a caldo il video di un 20enne diventato virale su TikTok: “Com’eravamo ingenui noi che appena arrivati avevamo solo una richiesta:’ C’è figa?’“. Poi ha aggiunto: “Sono di una generazione che si accontentava, dopo quelle che cercavano di cambiare il mondo. È stata la peggiore della storia, peggiori figli, peggiori genitori. E ha tirato su dei mitomani che credono che i problemi si risolvano su Tik Tok“.
All’Adnkronos, come riportato da Today, il comico ha dichiarato: “Credo che, in questi casi, il problema siano gli adulti e tutti coloro che ritengono che il video del ragazzo sia una notizia da mettere sui giornali e invece non lo è, perché come tutti i video su Tik Tok dura come una scorreggia in ascensore“.
Sul rifiuto del giovane, ha poi precisato: “Sono solo fatti suoi o meglio trent’anni fa sarebbero stati solo fatti suoi, adesso si accende la telecamera dello smartphone e diventa un caso, ma un caso non lo è“.
“Sono il nipote di un magistrato”: la replica del ventenne
Il protagonista del video, Gilberto, vent’anni e da poco laureato alla Lumsa, aggiunge Today, ha reagito alla grande eco mediatica con un nuovo post su TikTok: “Sono il nipote di un magistrato, se mi fai un torto ti faccio finire sui giornali“. Alcuni utenti lo hanno criticato per aver citato il ruolo del nonno come elemento di vantaggio. Allora ha risposto spiegando che il magistrato in questione è morto, ma aggiungendo: “Buon sangue non mente“.