Il delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi sotto la lente di ingrandimento: il mistero delle impronte sul pigiama della vittima.
Alle recenti scoperte in merito al delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi, specie in merito agli errori in fase di autospia relativamente al peso della vittima e quindi al possibile cambio di orario del suo assassinio, si aggiunge un altro mistero. In particolare quello legato alle impronte sul pigiama della ragazza e alle analisi del DNA che potrebbe essere del killer.

Garlasco: impronte e DNA sul pigiama di Chiara Poggi
A discutere del delitto di Garlasco ed in particolare delle impronte sul pigiama di Chiara Poggi, con contestuale DNA del possibile killer, sono state a ‘Zona Bianca’, su Rete 4, le giornaliste Rita Cavallaro e Ilaria Cavo. Nello specifico, la prima ha sottolneato: “C’era questo DNA all’epoca, ma lo sappiamo da articoli di stampa perché nei verbali non c’è. Nella relazione ‘biodattilo’ del Ris dell’epoca non sono riportate però neanche le fotografie delle impronte“.
La Cavallaro ha quindi aggiunto: “Oggi scopriamo che quelle impronte sono andate perse, perché ce lo stanno dicendo a voce. Noi abbiamo la tradizione orale dell’inchiesta, come l’Iliade e l’Odissea di Omero, il poeta cieco con investigatori qui abbastanza ciechi…”.
Di chi è il DNA
Il discorso della Cavallaro è stato piuttosto chiaro e ha messo in risalto un problema molto importante che, in realtà, potrebbe dare una svolta decisiva al caso della morte della povera Chiara, avvenuta il 13 agosto del 2025. “Perché dico questo? Perché in teoria, se fosse stato trovato un DNA, comunque bisognava inserirlo. Perché oggi con le nuove tecnologie, come abbiamo visto, anche quel DNA che De Stefano sostiene essere non attribuibile. Oggi non solo è attribuibile ma è anche compatibile che con quello di Andrea Sempio“.
La giornalista ha quindi concluso parlando con la sua interlocutrice: “Se oggi ce lo avessimo agli atti, forse qualcosa di più avremmo potuto fare”. Al netto delle parole della Cavallaro, la Cavo ha aggiunto che chi si era occupato dell’analisi del DNA sotto le unghie della Poggi non ha distrutto il DNA “perché lo voleva distruggere” ma per “effettuare quell’esame che gli sono servite a concludere che all’ora non era possibile trovare una compatibilità con un profilo maschile […]”.
Garlasco, il mistero della traccia di Dna sul pigiama
— Zona Bianca (@zona_bianca) August 13, 2025
A #zonabianca il confronto tra la giornalista @Rita_Cavallaro e la giornalista @IlariaCavo pic.twitter.com/zNTTZGmagw