Il Milan punta su Rasmus Hojlund ma la trattativa con lo United è in fase di stallo. Intanto si valutano tre cessioni strategiche.
Il Milan si prepara a una settimana cruciale di mercato, con gli occhi puntati sull’obiettivo principale: Rasmus Hojlund. Dopo l’approccio iniziale con il Manchester United, la trattativa resta in fase di stallo. I Red Devils chiedono 50 milioni, mentre i rossoneri, con Tare in prima linea, puntano a un prestito con diritto di riscatto, formula che al momento non convince il calciatore danese.
L’ex Atalanta, infatti, è ancora titubante all’idea di lasciare la Premier League. La sua priorità è una cessione a titolo definitivo, che garantisca stabilità e una progettualità chiara. La formula proposta dal Milan – prestito con diritto di riscatto a circa 45 milioni – appare poco solida agli occhi del giocatore, che teme di trovarsi in bilico nel 2026, con il rischio che il riscatto non venga esercitato.
La priorità resta Hojlund, ma il Milan non può aspettare troppo
La dirigenza rossonera ha fissato un incontro con lo United per cercare un’intesa definitiva. L’accordo tra club non è lontano, ma la volontà del giocatore sarà decisiva. Allegri ha bisogno urgente di un attaccante e non intende attendere troppo.
Se Hojlund continuerà a prendere tempo, il Milan potrebbe cambiare strategia. L’alternativa principale resta Dusan Vlahovic, profilo più costoso e complesso da raggiungere, ma tecnicamente affine alle esigenze rossonere.
Tre possibili cessioni per finanziare il mercato
Parallelamente, in Casa Milan si lavora sulle uscite. Il budget attuale potrebbe crescere con le cessioni già messe in conto di Yacine Adli e Ismael Bennacer, ormai ai margini del progetto tecnico. A questi si aggiungono i nomi di Noah Okafor e Samuel Chukwueze: almeno uno dei due lascerà Milanello entro la fine del mercato.
In caso di svolta, il Milan potrebbe puntare su un attaccante a basso costo come Aleksandar Mitrovic, in uscita dall’Al Hilal, per liberare fondi da destinare a un rinforzo in difesa.
Il Milan si muove su più tavoli, ma tutto ruota attorno alla decisione di Hojlund. Se il danese accetterà, la trattativa potrà chiudersi rapidamente. In caso contrario, scatterà il piano B.
