La morte di Pippo Baudo ha scosso l’intero mondo dello spettacolo. Il suo amico, l’avvocato Assumma, ha raccontato gli ultimi giorni di vita.
Sono ore di grande tristezza per tutto il mondo della tv e in generale dello spettacolo. La morte di Pippo Baudo è arrivata quasi come un fulmine a ciel sereno. Il conduttore è deceduto a 89 anni lasciando un vuoto tremendo in chi lo ha apprezzato nel corso della carriera. Sulla sua dipartita, però, sono arrivati adesso ulteriori dettagli raccontati dall’amico avvocato Giorgio Assumma al Corriere della Sera.

Gli ultimi giorni di Pippo Baudo: la verità
Sulle cause della morte di Pippo Baudo, dopo la notizia del decesso, si sono dette tante cose tra malattia e l’ipotesi di un incidente domestico. Assumma, però, al Corriere della Sera ha voluto fare chiarezza: “Niente di tutto questo, Pippo ha avuto un indebolimento neurologico alle gambe che lo ha condizionato molto. In più, vedeva poco e cercava di nascondermelo, mi individuava attraverso la provenienza della mia voce”.
L’avvocato amico del conduttore ha quindi aggiunto: “Tutte le volte che andavo a trovarlo, uscivo con un senso di angoscia. Gli ultimi mesi li ha passati chiuso in casa, non è quasi mai uscito se non per andare al compleanno di Pingitore del Bagaglino, aveva difficoltà a incontrare la gente. Anche con me, che l’ho conosciuto da giovane, a 25 anni quando dalla Sicilia venne per il provino alla Rai (e mi disse se va male mi prenda a lavorare nel suo studio con lei), nell’ultimo periodo preferiva lunghe telefonate, gli raccontavo le barzellette e lo sentivo ridere”.
“Depresso? Era sottotono”
A domanda precisa sul fatto che Baudo fosse depresso, Assumma ha risposto: “Un po’ sì, era sottotono. Un uomo che ha vissuto sull’apprezzamento degli altri, sentiva che il tempo volava via. Ma una sola volta l’ho visto veramente giù, e pianse sul mio divano: quando nel 1987 il presidente Rai Enrico Manca lo definì nazional-popolare. Poi attorno ai 75 anni fu rimesso da parte, considerato come un volto del passato e perse la sicurezza in sé stesso, mi disse che fu il peggior periodo della sua vita […[“, ha aggiunto l’amico del conduttore.