Truffa PostePay e Bancomat 2025: conti svuotati in pochi minuti, come difendersi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Truffa PostePay e Bancomat 2025: conti svuotati in pochi minuti, come difendersi

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Allarme truffa 2025: conti PostePay e Bancomat prosciugati in pochi attimi. Come agiscono i truffatori e cosa fare.

In Italia si stanno moltiplicando i casi di truffe legate a PostePay e Bancomat, con numerosi utenti che denunciano lo svuotamento totale del conto nel giro di pochissimi minuti. La tecnica utilizzata dai truffatori è tanto semplice quanto insidiosa: fingendosi acquirenti su piattaforme online come Subito.it, avviano una conversazione con la vittima e poi chiedono di continuare su WhatsApp per maggiore comodità. È proprio in questo passaggio che scatta l’inganno.

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Nuove segnalazioni allarmanti, con numerosi correntisti che denunciano lo svuotamento improvviso dei propri conti in pochi minuti

Il truffatore invia un link apparentemente legittimo che conduce a una finta pagina di Poste Italiane, creata per somigliare in tutto e per tutto a quella reale. La vittima, fidandosi, inserisce i propri dati sensibili come il numero della carta, il PIN o i codici OTP. In quel momento, i criminali hanno tutto ciò che serve per prosciugare il conto in tempo reale, senza lasciare alcuna possibilità di reazione. Il problema è aggravato dal fatto che molti utenti non verificano l’autenticità del sito, fidandosi del contesto e dell’interlocutore.

La minaccia crescente ai conti PostePay e Bancoposta

Questa ondata di frodi rappresenta un rischio crescente per migliaia di cittadini che usano ogni giorno i servizi digitali di Poste Italiane per pagamenti e acquisti online. Il meccanismo è veloce e ben studiato: una comunicazione rassicurante, un link truccato, e il danno è fatto. I truffatori sfruttano la fiducia, il poco tempo e l’inesperienza degli utenti per ottenere accesso diretto al conto.

È fondamentale tenere sempre alta la soglia di attenzione e non cliccare mai su link ricevuti tramite messaggi o email, soprattutto se arrivano da numeri sconosciuti o da presunti acquirenti. Inserire dati personali in pagine non ufficiali è un errore che può costare caro. La presenza del lucchetto accanto all’URL e la sigla https:// sono segnali da controllare sempre, ma non bastano da soli. Occorre anche evitare di condividere qualsiasi informazione riservata, anche se chi la chiede sembra essere una persona affidabile o un operatore.

In caso di dubbi o attività sospette, è necessario contattare immediatamente il servizio clienti di Poste Italiane e, se necessario, sporgere denuncia alle autorità competenti. Inoltre, aggiornare con regolarità l’app PostePay o BancoPosta e il sistema operativo del proprio smartphone è una precauzione utile per beneficiare delle ultime protezioni disponibili.

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ultimo aggiornamento: 24 Agosto 2025 17:34

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