Nella Lega si fanno i conti in tasca agli eletti. Il partito è “in rosso” e in questo senso sarebbe scoppiato il caso Roberto Vannacci.
Dopo il caso con tanto di “denuncia” per una foto, il Generale Roberto Vannacci si ritrova ancora al centro di un altro “losco affair“. A riportare le vicende del politico è stato Il Fatto Quotidiano che ha sottolineato come le casse della Lega siano in rosso anche per colpa proprio di Vannacci che sarebbe moroso in quanto non verserebbe la propria quota da tempo.

I conti in rosso della Lega
Esattamente come capita per tutti i partiti, anche la Lega deve gestire i propri conti e in questo senso le casse piangono con evidenti problemi di soldi. Stando a Il Fatto Quotidiano, infatti, il bilancio 2024 è negativo per 700 mila euro. In questo senso, il tesoriere Alberto Di Rubba e i capigruppo hanno ricordato a tutti gli eletti la necessaria contribuzione cosa che, a quanto pare, non starebbe avvenendo, specie per quanto concerne Roberto Vannacci.
Lo “scandalo” Vannacci
Stando a quanto riferito dal quotidiano, ogni eletto in Europa deve versare 2 mila euro al partito rispetto al mensile in due rate da 3 mila (una da 1.845, l’altra da 1.155) dei parlamentari nazionali. A questi si aggiungono le donazioni alla Lega da parte dei privati che non devono superare i 100 mila euro annui. Fin qui tutto ok, se non fosse che, appunto, qualcuno non abbia mai pagato nulla.
Sarebbe questa la situazione legata a Vannacci che non avrebbe mai pagato la propria quota, nonostante sia stato eletto eurodeputato nel giugno 2024. Tale situazione ha generato non poche polemiche all’interno del partito con malumori evidenti. Il Fatto Quotidiano ha provato a chiedere spiegazioni al diretto interessato che, a modo suo, ha replicato: “Riguarda me, Salvini e la Lega e poi io ho un’altra organizzazione che si chiama ‘Il mondo al contrario’. Se finanzio quello? Questo lo dice lei. Ma essendo erogazioni liberali, si chiamano liberali proprio per questo. Arrivederci”.