Chikungunya: il virus si espande in Europa, l'allarme degli esperti
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Chikungunya: il virus si espande in Europa, l’allarme degli esperti

zanzara

Chikungunya si diffonde anche in Italia, ma gli esperti avvertono: manca una rete globale per la sorveglianza del virus.

L’allarme Chikungunya, sta diventando abbastanza alto. “Sapete qual è l’animale più letale del mondo? La zanzara”, avverte Massimo Ciccozzi, epidemiologo e docente di statistica medica come scritto da adnkronos.com. “Uccide ogni anno più persone di qualsiasi altra creatura”, trasmettendo malattie come Chikungunya, Dengue, malaria e West Nile.

Una zanzara
Una zanzara – newsmondo.it

Chikungunya: un virus che avanza, spinto da zanzare e cambiamenti climatici

Un allarme ripreso in un ampio focus pubblicato dalla rivista Pathogens and Global Health e riportato da Adnkronos.com, che mette in evidenza come la Chikungunya rappresenti una minaccia crescente anche per l’Europa. Lo confermano i recenti dati dell’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), che parlano di una “nuova normalità con cui dovremo convivere anche a queste latitudini”.

Nel frattempo, in Veneto, sono stati segnalati 10 casi autoctoni di Chikungunya. “Tutti gli ultimi casi sono residenti nel Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella (senza correlazione epidemiologica con l’area di Parona)”, comunica la Direzione Prevenzione della Regione. Tutti i pazienti si trovano a domicilio in buone condizioni.

Il virus si trasmette esclusivamente tramite la puntura delle zanzare del genere Aedes. “È importante mantenere comportamenti di prevenzione per ridurre il rischio di punture di zanzara – si legge nella nota regionale – come l’uso di repellenti cutanei anche durante il giorno, l’installazione di zanzariere alle finestre e porte e l’eliminazione delle raccolte di acqua stagnante”.

Gli scienziati lanciano l’allarme: “Frammentazione dei dati, nessun sistema globale”

Il team di esperti del gruppo GABIE, composto da ricercatori italiani e americani, evidenzia una grave carenza strutturale nella risposta globale alle malattie virali. “Non c’è ancora sistema globale per monitoraggio in tempo reale, né infrastruttura integrata per tracciare evoluzione virus e nuove epidemie”, avvisa Ciccozzi come riportato da adnkronos.com.

A fronte della pandemia da Covid-19, che ha reso evidente l’importanza della condivisione rapida dei dati, gli esperti osservano che “l’approccio alla gestione di malattie come la Chikungunya sembra non aver pienamente recepito gli insegnamenti del passato”. Si continua ad assistere a “crescenti sfide in termini di trasparenza e cooperazione”.

Intanto, “le zanzare Aedes aegypti e Aedes albopictus stanno espandendo la loro presenza in nuove aree geografiche, spinte dai cambiamenti climatici e dall’urbanizzazione”. Ma la risposta sanitaria resta indietro: “Non siamo ancora riusciti a implementare una rete di dati condivisi su larga scala per gli arbovirus”.

I dati, secondo gli studiosi, sono “dispersi in database chiusi, risorse nazionali e studi locali”, e “la mancanza di un sistema centralizzato e accessibile non solo rallenta la ricerca, ma ostacola anche le politiche di risposta alle epidemie”.

“Il contesto richiede velocità e precisione. È impossibile ignorare che, sebbene il numero di epidemie sia in aumento, le risorse per la ricerca rimangono insufficienti”, concludono gli autori. “La comunità scientifica e i decisori politici hanno il dovere di creare una rete di dati globale che consenta non solo il monitoraggio, ma anche un intervento tempestivo. Invece, discutiamo ancora di frammentazione e opacità”. Come scritto da adnkronos.com

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ultimo aggiornamento: 27 Agosto 2025 9:49

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