In diretta tv nel corso della trasmissione ‘In Onda’ su La7, Giovanni Floris ha detto la sua sulle principali tematiche di attualità internazionale.
Israele ha dato inizio ormai da qualche giorno all’occupazione della striscia di Gaza. L’esercito israeliano sta andando avanti nonostante tutto creando una situazione drammatica per i civili. A commentare la vicenda di strettissima attualità è stato Giovanni Floris, intervenuto durante la trasmissoione di La7, ‘In Onda’.
Giovanni Floris: la vergogna da occidentale
Senza particolari giri di parole, Giovanni Floris è intervenuto durante la trasmissione di La7, ‘In Onda’, per commentare gli attacchi e l’occupazione da parte di Israele a Gaza con il recente raid sull’ospedale a Nasser che ha portato alla morte di alcuni reporter. “La libertà di raccontare, di informare, di avere un taglio critico su quello che viene raccontato da altri è un tratto definente dell’Occidente. Ho sempre pensato che Israele fosse l’Occidente in Medio Oriente, e da occidentale mi vergogno di Israele“, ha detto in modo molto forte il giornalista e conduttore.
Ribadendo il concetto, Floris ha aggiunto: “Mi vergogno di quello che sta succedendo. Hanno reagito al 7 ottobre nella maniera peggiore possibile e immaginabile, hanno commesso crimini di guerra, hanno compromesso le possibilità di pace per decenni, hanno condannato il proprio popolo a essere visto con un occhio terribile dal resto dell’Occidente. Hanno assorbito il peggio della cultura integralista in cui si sono trovati immersi”.
Prospettiva “nera”
Secondo Floris la situazione a Gaza non finirà bene. Anzi. In relazione agli ostaggi, la previsione per il futuro fatta dal giornalista è decisamente negativa: “Israele ha condannato gli ostaggi ha una fine atroce se non succederà quello che tutti sperano succeda”. E ancora: “Anche l’America non dà quelle speranze, visto che va dove è il più forte. Nel momento anche Netanyahu accetta la logica del più forte, del sangue, la prospettiva è nera“.
