Un fiocco arcobaleno al posto del classico fiocco rosa o azzurro: Vittorio Feltri non ci sta e commenta la mossa di un assessore.
Con la stessa verve con cui si è schierato contro Macron e a favore di Salvini, ecco Vittorio Feltri commentare per Il Giornale l’ultima mossa fatta dall’assessore al Sociale di Padova, Margherita Colonnello, che ha deciso di utilizzare un fiocco arcobaleno per annunciare la nascita di suo figlio simbolicamente lasciando a lui la possibilità di “scegliere chi essere”.

Feltri e il fiocco arcobaleno
Rispondendo ad un lettore de Il Giornale che ha fatto presente il caso dell’assessore al Sociale di Padova, Margherita Colonnello, e alla decisione di utilizzare un fiocco arcobaleno per annunciare la nascita di suo figlio, Vittorio Feltri ha subito risposto dicendo la sua senza peli sulla lingua: “Io ormai mi stupisco che i bambini vengano ancora partoriti e non materializzati con una stampante 3D in versione gender fluid”.
Secondo il giornalista “siamo finiti dentro un incubo sociologico in cui l’evidenza biologica è considerata un atto di oppressione, e la realtà una violenza da correggere col fiocchetto ideologico […]”.
Maschio e femmina: il duro commento
Per Feltri, l’arrivo di un neonato, maschio o femmina che sia, “non è un’opinione, non è una variabile, non è una sensazione dell’utero. È un fatto. Come il giorno e la notte. Come il latte e il vino. Come il cervello e chi non lo usa. Eppure oggi, in nome dell’inclusività, ci vogliono tutti incerti, sradicati, senza identità, senza radici, senza nemmeno un genere definito. È l’uguaglianza spinta all’assurdo: per essere uguali, dobbiamo essere indistinti. Ma non è uguaglianza, è anestesia collettiva”.
Per il giornalista “quando si cancella la differenza tra maschile e femminile, non si sta aprendo la mente. Si sta svuotando il cervello”. E ancora: “Questa ideologia woke, che si nasconde dietro arcobaleni e ‘inclusione’, non è altro che un totalitarismo travestito da progresso”. Feltri ha quindi augurato al bambino di crescere “sano, felice e con due certezze: che è nato maschio, e che sua madre è stata più ideologica che intelligente […]”.