Rendi più salutari i carboidrati come riso, pasta e patate con tecniche sicure: raffreddamento, abbinamenti e conservazione corretta.
Quando si parla di una buona alimentazione sana, i carboidrati come riso, pasta e patate sono spesso demonizzati. Eppure, questi alimenti rappresentano una fonte preziosa di energia per l’organismo. Il problema nasce quando vengono consumati in modo scorretto, provocando picchi glicemici e accumulo di grasso. Ma la soluzione non è eliminarli, bensì imparare a gestirli in modo intelligente.

Perché non bisogna eliminare i carboidrati amidacei
“La chiave, però, non sta nell’eliminarli, bensì nel saperli trattare e abbinare correttamente”, spiega al corriere.it, Michele Traversa, nutrizionista che collabora con Filippo Ongaro – ex medico dell’ESA e primo italiano certificato in medicina anti-aging e funzionale negli Stati Uniti – in un progetto dedicato alla longevità sana. L’intervista, riportata dal Corriere della Sera, si inserisce in un più ampio lavoro di educazione alimentare mirato a rendere più accessibili le pratiche salutari quotidiane.
Raffreddamento, abbinamenti intelligenti e sicurezza alimentare
Una delle strategie più efficaci per abbassare l’indice glicemico è il raffreddamento dei carboidrati dopo la cottura. Quando riso, pasta o patate vengono lasciati raffreddare in frigorifero per almeno 12 ore, parte dell’amido si trasforma in amido resistente, una sostanza che non viene digerita come l’amido tradizionale e ha un impatto minore sulla glicemia.
Anche gli abbinamenti alimentari giocano un ruolo cruciale. Accompagnare i carboidrati con proteine magre, grassi buoni (come olio extravergine di oliva) e verdure ricche di fibre aiuta a rallentare l’assorbimento degli zuccheri e a mantenere la glicemia più stabile.
Importante è anche la conservazione sicura: “raffreddamento, abbinamenti intelligenti e conservazione sicura sono, per esempio, alcune strategie quotidiane per rendere i carboidrati più salutari”. Bisogna sempre refrigerare entro due ore dalla cottura e consumare entro 48 ore.
Infine, “è la somma delle buone abitudini, non delle privazioni, a costruire una salute duratura”. Mangiare in modo sano non significa rinunciare, ma fare scelte consapevoli, ogni giorno.