Maltempo in Italia con l’allerta meteo in alcune regioni che saranno a rischio temporali a V. Tutti i dettagli e cosa può succedere.
Il maltempo che sta colpendo l’Italia in queste ore è destinato a peggiorare nella giornata odierna di mercoledì 10 settembre 2025. La Protezione Civile, infatti, ha comunicato l’allerta meteo arancione in alcune regioni con massima attenzione ai cosiddetti temporali a V che potrebbero causare danni e cogliere alla sprovvista la popolazione.

Allerta meteo: maltempo in tutta Italia
Esattamente come previsto dai recenti aggiornamenti meteo, l’Italia si sta trovando ad affrontare alcune ore di maltempo che sta colpendo sia il Nord che il Sud. In particolare il nostro Paese si trova colpito da un ciclone mediterraneo “in grado di generare eventi estremi, con precipitazioni eccezionali e fenomeni localmente distruttivi”, ha fatto sapere Mattia Gussoni, meteorologo de iLMeteo.it, a Fanpage.
Le regioni “arancioni” e i temporali a V
A destare particolare pericolo è la formazione di potenziali temporali a V, noti come V-shaped storms. Si tratta di fenomeni che si formano a causa di correnti divergenti tra quota e suolo caratterizzati da piogge torrenziali concentrate e con accumuli fino a 150-200 mm in pochissimo tempo. A tal proposito la Protezione Civile ha diramato per la data odierna l’allerta arancione su cinque regioni. Massima attenzione su Toscana, Lazio. Friuli, Umbria e Veneto. Anche la Liguria è attenzionata visto che già nella giornata di martedì 9 è stata soggetta a fenomeni come tali temporali a V.
A proposito di questi temporali, sempre l’esperto meteorologo Gussoni ha spiegato a Fanpage: “Il rischio di alluvioni lampo, allagamenti e frane è concreto, soprattutto lungo i corsi d’acqua minori e nelle zone collinari e montuose”.
La fine di questo brutto tempo potrebbe arrivare nel weekend a partire dalla giornata di domenica 14 settembre 2025 quando l’Italia “ritroverà spazi soleggiati e temperature in rialzo, con un ritorno a condizioni più tipiche dell’estate settembrina almeno fino al 18-19 del mese”, ha fatto sapere ancora Gussoni.