La madre di Sara Campanella ricorda la figlia con una lettera struggente letta alle telecamere di Morning News: cosa ha scritto.
Se da una parte sta per iniziare il processo per l’omicidio di Pierina Paganelli con nuove accuse contro Manuela Bianchi, dall’altra il femminicidio di Sara Campanella continua a far discutere dopo mesi dalla tragedia. La madre della giovane, Maria Concetta Zaccaria, ha deciso di condividere una toccante lettera letta davanti alle telecamere di “Morning News” su Canale 5.

Cosa c’è scritto nella lettera della madre di Sara Campanella
“Non è facile parlare di Sara perché lei è l’immensità“, così inizia la lettera. Maria Concetta Zaccaria ha ricordato la gioia di sua figlia quel giorno: era uscita felice dal Policlinico di Messina perché il professore che stimava tanto aveva accettato di seguirla nella tesi di laurea.
Era un momento speciale e voleva condividerlo subito con la mamma: “Mi ha subito chiamata ma io avevo distrattamente lasciato il mio cellulare in macchina e non ho risposto. Sono certa che aveva il cuore che batteva a mille dalla gioia“.
Purtroppo, quella felicità è durata poco. Appena fuori dal Policlinico, tutto è cambiato. La giovane è stata brutalmente uccisa da Stefano Argentino, 27 anni, un compagno di università che ha confessato l’omicidio prima di togliersi la vita in carcere il 6 agosto.
La madre ha ricordato come quel gesto violento abbia distrutto tutto: “Quella gioia è mutata in paura e dolore. I suoi ideali di vita e i suoi sogni sono stati brutalmente spezzati per avere detto, per l’ennesima volta, con Coraggio e Determinazione ‘NO’ a chi considerava ‘Chiunque’”.
“Il femminicidio di Sara è un femminicidio atipico”
La madre ha parlato anche della particolarità di questo caso: non c’era nessuna relazione tra Sara Campanella e il suo assassino. Non era un ex, né un compagno: “E’ un femminicidio atipico che riscrive una pagina nuova nella storia di violenza alle donne“. Un collega di corso, con cui non aveva neanche un reale rapporto di studio.
“Quel rapporto era fortemente voluto dal suo assassino“, ha detto la madre, ricordando che le sue attenzioni apparivano innocue, come semplici richieste di parlare o uscire. In realtà, era tutto studiato. “Purtroppo lui non si è rivelato un corteggiatore capace di amare poiché chi ama non uccide e dopo aver progettato accuratamente da più di sei mesi la sua morte, ha ucciso Sara alle spalle con efferata crudeltà. La sua convinzione era quella che morendo lei non sarebbe stata più di nessuno“
Ma ha fallito. Perché oggi, come scrive Maria Concetta Zaccaria. “Sara è diventata figlia, sorella, nipote, amica, collega di tutti, ha raggiunto il cuore di tutti sfondando ogni confine“.