L’ex Inter, Lucio, racconta l’incidente domestico che gli ha causato ustioni sul 18% del corpo: “Mi sono lanciato in piscina“.
A quattro mesi da una tragedia sfiorata, Lucio, ex difensore di Inter, Bayern Monaco e Brasile, torna a raccontare un episodio traumatico che ha segnato profondamente la sua vita. L’8 maggio scorso, giorno del suo 47° compleanno, un grave incidente domestico lo ha costretto al ricovero urgente e a un lungo percorso riabilitativo.
“Ci vorranno ancora alcuni mesi prima di poter tornare al 100%, però posso dire che il peggio è alle spalle”, ha raccontato in un’intervista alla Gazzetta dello Sport riportata da sportmediaset.mediaset.it. “Il ricovero è stata la cosa più dura, un vero trauma”.

L’incidente: un gesto imprudente, ustioni gravi e la corsa in ospedale
La dinamica dell’incidente è tanto comune quanto pericolosa. “Tutto è avvenuto in maniera improvvisa, mentre cenavo a casa di amici, poco dopo aver festeggiato i miei 47 anni l’8 maggio”, ha spiegato. Il camino si era spento e, nel tentativo di ravvivarlo, “un amico ha gettato sopra un bidoncino di alcol e lì c’è stata l’esplosione”.
Le conseguenze sono state immediate e drammatiche: “Ricordo soltanto le fiamme sul volto, sulle braccia e sulle gambe”. Per salvarsi, si è lanciato in piscina. “Mia moglie non è rimasta ferita e a quel punto mi sono lanciato in piscina”.
Subito dopo è iniziato il calvario ospedaliero: “Sono stato trasferito da Brasilia al Rio Grande do Sul il 21 maggio, e ricordo bene la difficoltà a dormire per via del dolore”. Il danno fisico è stato serio: ustioni sul 18% del corpo, necessità di interventi chirurgici, e 20 giorni in terapia intensiva. “Le operazioni sono state necessarie per rimuovere tessuti e medicazioni particolari”.
Il messaggio di Lucio e l’Inter di Chivu: dolore, memoria e speranza
Il trauma ha lasciato cicatrici profonde, ma anche riflessioni importanti. “Le ustioni sono un tipo di lesione molto difficile da affrontare, sia fisicamente che psicologicamente”, ha dichiarato. Il suo appello è chiaro: “A volte basta poco per evitare le tragedie: attenzione, lucidità, gesti semplici. Prendetevi cura di voi, proteggetevi: ne vale la pena”.
Ma Lucio guarda anche al presente, e il suo cuore resta nerazzurro. “Partiamo anche qua dai traumi… Smaltire il finale della scorsa stagione è duro, ma tutto passa da lì”. L’arrivo in panchina di Cristian Chivu, suo ex compagno, lo emoziona: “Pensare che a 15 anni dal Triplete uno di noi alleni la squadra è un orgoglio”.
“Se penso a lui, mi torna in mente la nostra grande difesa, la nostra voglia di aiutarci”. E scherza ricordando la semifinale col Barcellona: “Per caricarmi Cristian mi ha detto che avremmo sgonfiato il pallone a Messi”.
Conclude con uno sguardo fiducioso: “Se tutti remano nella stessa direzione, si può fare una stagione diversa, con possibilità concrete di vincere titoli”.