Roberto Vannacci incassa e reagisce. Tremendo episodio ai danni del Generale che ha subito gravi minacce. Ecco cosa è successo.
Dopo lo scontro in tv con David Parenzo, Roberto Vannacci è tornato a far parlare per un episodio da condanna, indipendentemente dagli schieramenti politici, avvenuto ai suoi danni. Il Generale, infatti, ha ricevuto esplicite minacce da Jesi dove si recherà nelle prossime ore. Sui social, il politico leghista ha scelto di rispondere con toni piuttosto forti e decisi.

Vannacci e le minacce: l’episodio a Jesi
Il Generale Vannacci sarà preso impegnato a Jesi per un evento elettorale. A quanto pare, però, non tutti vedono l’ora di incontrarlo. Infatti, su un muro è apparsa una scritta inquietante che sa di minaccia per il politico dell Lega. Qualche violento ha scritto il nome del Generale come accade nel gioco dell’impiccato ma con l‘omino appeso a testa in giù e la parola Vannacci come soluzione. Un qualcosa di piuttosto esplicito di come non tutti gradiscano la sua presenza.
La riposta del Generale
Con forza e con sdegno, proprio Vannacci ha ripreso quella immagine e l’ha ripubblicata sui social dando una risposta fortissima: “A Jesi, città delle Marche dove mi recherò il 18 settembre per un evento elettorale, emerge lo spirito democratico di alcuni abitanti del posto. Non ho dubbi a pensare che questi signori siano di sinistra e, più precisamente, si riconoscano negli ‘antifà’. D’altra parte sono stati preceduti dagli striscioni che qualche tempo fa sventolavano a Lucca ‘Vannacci attento ancora fischia il vento’ e ‘Vannacci fascista sei il primo della Lista’ nonché da quella infelice espressione ‘uccidiamolo’ riferita al sottoscritto e apparsa nella chat di #Giannini ‘bella chat'”.
A questo punto il politico ha concluso il suo pensiero con una stoccata ai rivali politici: “La violenza è di sinistra! Vediamo ora se la sinistra si dissocerà dall’antifascismo. Io me ne frego… fatevene una ragione. A presto a Jesi… per mantenere la barra a destra anche nelle Marche”.