Trovato un cadavere incastrato tra gli scogli a Meta di Sorrento: la vittima è un uomo non identificato. Le indagini sono in corso.
Tragedia nella mattinata di lunedì 15 settembre a Meta di Sorrento, in provincia di Napoli, dove il cadavere di un uomo è stato rinvenuto in mare da un carabiniere che si trovava in zona con la propria imbarcazione. Il cadavere, incastrato tra gli scogli, ha richiesto l’intervento dei soccorritori per il recupero. Al momento la vittima non è ancora stata identificata e le autorità hanno avviato le indagini per far luce sulla vicenda. Nel frattempo, però, sono stati resi noti i motivi del rinvio del processo per l’omicidio di Pierina Paganelli.
Il ritrovamento del cadavere tra gli scogli
Il macabro ritrovamento, come riportato da Fanpage, è avvenuto nelle acque antistanti Meta di Sorrento. A scoprire il cadavere è stato un carabiniere che si trovava in zona con la sua barca. L’uomo ha notato il corpo incastrato tra gli scogli e ha subito dato l’allarme.
Sul posto sono intervenuti i soccorritori, che hanno dovuto utilizzare una canoa per riuscire a raggiungere e recuperare il cadavere, rendendo evidente la difficoltà delle operazioni a causa della posizione del corpo.
Il cadavere è stato poi trasportato al porticciolo di Piano di Sorrento, dove è stato affidato alle autorità competenti per gli accertamenti di rito. La vittima, secondo le prime informazioni, sarebbe un uomo tra i 40 e i 50 anni, ma non è stato ancora possibile procedere all’identificazione ufficiale.
Indagini in corso: ancora ignote le cause della morte
Sul luogo del ritrovamento, aggiunge Leggo, sono intervenuti gli uomini della Capitaneria di Porto, i carabinieri e la Polizia Municipale. Le forze dell’ordine hanno immediatamente avviato le indagini per fare chiarezza sull’identità della vittima e sulle cause della morte, che al momento restano sconosciute. Nessuna pista è esclusa e saranno necessari ulteriori accertamenti per comprendere la dinamica del decesso.
