Garlasco, i risultati della perizia dei Ris sull’omicidio di Chiara Poggi: ecco le novità sulla pista del secondo killer.
Nel caso dell’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco, la tanto attesa consulenza tecnica del Ris di Cagliari non cambia la scena del crimine. L’analisi delle macchie di sangue, come riportato da Agi e Leggo, eseguita con tecnologie avanzate come laser e scanner 3D, non ha fornito elementi che facciano pensare al coinvolgimento di un secondo killer. Nel frattempo, è stata pubblicata un’intercettazione di Andrea Sempio registrata in auto.

Delitto di Garlasco, i risultati sull’ipotesi del secondo killer
Non ci sarebbe “nessuna svolta” nelle indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, la 26enne uccisa il 13 agosto 2007 nella villetta di famiglia a Garlasco. La nuova consulenza tecnica, richiesta dalla Procura di Pavia e affidata al comandante del Ris di Cagliari ha analizzato le tracce ematiche attraverso la Bloodstain Pattern Analysis (BPA). Si tratta di una tecnica che permette di studiare la forma, la posizione e la distribuzione del sangue per ricostruire la dinamica del crimine.
L’esame, eseguito durante un sopralluogo il 9 giugno scorso, si è concentrato in particolare sulla parete destra delle scale. In quella porzione di muro era stata individuata l’impronta 33, attribuita ad Andrea Sempio. Questa impronta è al centro del nuovo filone d’inchiesta che l’ amico del fratello della vittima indagato con l’ipotesi di omicidio in concorso. Tuttavia, gli esiti della BPA non rafforzano l’ipotesi di un secondo killer: non emergono infatti elementi in grado di riscrivere la scena del delitto.
Omicidio Chiara Poggi: le novità sulla pista Andrea Sempio
La relazione tecnica, aggiunge Agi e Leggo, è stata depositata solo nel fascicolo d’indagine della Procura di Pavia. Al momento, non è stata ancora trasmessa né alla difesa né alla parte civile. Nonostante l’impiego di nuove tecnologie – come droni e scanner tridimensionali per ricostruire in 3D gli ambienti del crimine – la perizia del Ris non ha prodotto le svolte attese.
Il caso di Garlasco resta così ancora privo di nuovi riscontri decisivi. Dopo la condanna definitiva a 16 anni di carcere di Alberto Stasi, la nuova inchiesta che coinvolge Andrea Sempio sembrava poter cambiare il corso delle indagini. Ma, almeno per ora, la scienza non conferma nuove verità.