Le 10 città italiane più pericolose per la mobilità 2025: primo posto a sorpresa
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Le 10 città italiane più pericolose per la mobilità 2025: primo posto a sorpresa

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Roma è la città con l’indice di pericolosità stradale più alto nel 2025. La classifica delle 10 città italiane più pericolose.

Nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione e i miglioramenti infrastrutturali degli ultimi anni, la sicurezza stradale in Italia continua a essere un’emergenza, soprattutto nei contesti urbani. Ogni anno migliaia di incidenti coinvolgono automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni. I dati pubblicati da ISTAT nel 2024 parlano chiaro: 173.364 incidenti con lesioni, 3.030 vittime e 233.853 feriti, con un indice di mortalità che supera la media europea. In questo scenario, alcune città italiane si distinguono per un rischio di mobilità urbana particolarmente elevato.

Per misurare questo rischio viene utilizzato l’Indice di Pericolosità Stradale (IPS), un coefficiente che combina numero di incidenti gravi, spesa per la manutenzione stradale e un correttivo legato alla densità urbana e al traffico. Più alto è l’IPS, maggiore è il livello di rischio per chi si muove in quella città.

Friuli Venezia Giulia - Canal Grande
Friuli Venezia Giulia – Canal Grande

Che cos’è il coefficiente di pericolosità stradale (IPS)

L’Indice di Pericolosità Stradale (IPS) è un parametro statistico adottato da diversi osservatori sulla mobilità, come il Centro IRCM, per valutare il livello di pericolosità urbana dal punto di vista del traffico e della sicurezza. Si tratta di un indicatore che prende in considerazione tre variabili fondamentali: il numero di incidenti con feriti o decessi (dati ISTAT 2016–2024), la spesa pro capite dei comuni per la manutenzione delle strade e un coefficiente correttivo per tener conto della dimensione urbana e del volume di traffico.

In base a questi criteri, la classifica 2025 vede Roma al primo posto con un indice di 450,30, il più alto in assoluto. Segue Milano con 323,73, città che nonostante le numerose iniziative per la mobilità sostenibile continua a registrare alti tassi di incidentalità. In terza posizione troviamo Genova (197,74), seguita da Firenze (171,49) e Torino (165,18), tutte città con un’elevata densità di traffico e infrastrutture stradali spesso datate. Al sesto posto si piazza Bologna (137,34), mentre al settimo c’è Napoli (126,44), dove i problemi di manutenzione stradale e la guida spesso poco prudente aumentano il rischio. Chiudono la top 10 Bergamo (124,48), Venezia (117,98) e Verona (113,17), città di medie dimensioni ma con criticità evidenti, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti.

Cosa ci dice questa classifica

Il dato più allarmante è quello di Roma, dove l’indice di pericolosità supera quota 450. Si tratta di un valore che riflette un mix di fattori: traffico eccessivo, manutenzione insufficiente, elevato numero di incidenti con feriti e morti. Anche Milano, pur investendo in mobilità sostenibile, non riesce a ridurre il numero di sinistri in modo significativo, mentre città come Genova e Firenze mostrano come le criticità infrastrutturali possano compromettere seriamente la sicurezza degli utenti della strada.

Il dato nazionale non è più rassicurante: con 51,4 morti per milione di abitanti, l’Italia si colloca al 19° posto in Europa per sicurezza stradale, lontana dalla media UE (45). La presenza in classifica di città come Bergamo, Venezia e Verona mostra che la pericolosità non è solo un problema delle grandi metropoli, ma anche dei centri di medie dimensioni dove la pianificazione urbana non sempre tiene conto delle nuove esigenze di mobilità.

L’IPS non è solo un numero: è uno strumento per comprendere quanto sia urgente intervenire su manutenzione, infrastrutture e cultura della sicurezza. Le città italiane con un alto indice di pericolosità devono rappresentare un campanello d’allarme per le istituzioni e un invito alla prudenza per tutti i cittadini. Investire in mobilità sostenibile, sicurezza e formazione è l’unico modo per ridurre realmente il rischio sulle nostre strade.

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ultimo aggiornamento: 19 Settembre 2025 9:16

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