Salvini ribadisce il suo sostegno a Israele in un’intervista a i24News, criticando alcune istituzioni europee e l’ONU.
Come scritto da lastampa.it, il vicepremier Matteo Salvini, intervistato dalla tv israeliana i24News, ha riaffermato il suo sostegno al diritto di Israele a difendersi. In un contesto internazionale segnato dal conflitto a Gaza e dalle crescenti manifestazioni pro‑Palestina, Salvini si è detto pronto a prendere posizione senza ambiguità.
«Sì, non è il momento di aver paura, è il momento di dimostrare da che parte si sta», ha risposto alla giornalista che gli chiedeva se portasse con orgoglio il titolo di “miglior amico di Israele in Italia”, ricevuto lo scorso luglio.

Critiche dure a ONU e istituzioni europee
Nel corso dell’intervista, il leader della Lega ha espresso preoccupazione per l’atteggiamento delle istituzioni internazionali nei confronti di Israele. «Osservo e lavoro perché Israele possa avere un diritto all’esistenza senza un terrore quotidiano, e l’attuale assetto territoriale non garantisce a Israele un’esistenza tranquilla» ha affermato.
Secondo Salvini, la legittima critica a un governo non deve trasformarsi in attacchi a un intero popolo. «Il problema è che adesso purtroppo da sinistra si critica un popolo, una religione, una cultura, non un governo», ha sottolineato.
Ha poi esteso le sue accuse: «Alcune istituzioni europee sono contro Israele per principio e sono complici di un antisemitismo dilagante. L’Onu, come alcune istituzioni europee, non è rappresentativo del sentimento comune».
Proteste, Hamas e riconoscimento della Palestina
In merito alle proteste in corso, Salvini ha dichiarato: «Stiamo vivendo un momento complicato e molta di questa gente che sta protestando bloccando le strade, interrompendo le lezioni nelle università, non penso che sappia per cosa lo sta facendo». Ha poi aggiunto: «Il terrorismo islamico è il principale problema al mondo oggi. Israele ha tutto il diritto di garantire e garantirsi un futuro sereno».
Come riportato sempre da lastampa.it, Salvini sarà presente in un intervista a “Porta a Porta” (in onda stasera, ndr), dicendo in parte: “: «Siamo al 19esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, hanno funzionato? Dopo tre anni e mezzo direi di no… sono le sanzioni che in questo momento potrebbero fermare Israele a Gaza? Temo che non sia così».
Infine, ha ribadito la sua posizione contraria al riconoscimento della Palestina: «Fino a che c’è Hamas, fino a che ci sono tagliagole e terroristi islamici, non ritengo utile riconoscere nulla», in contrasto con quanto annunciato dal ministro Tajani.