Tutte le agevolazioni fiscali su IMU e TARI per la seconda casa: riduzioni fino al 75%, esenzioni per case inagibili.
Negli ultimi anni, il tema delle agevolazioni fiscali su IMU e TARI per la seconda casa è diventato di grande interesse per molti proprietari immobiliari. Le tasse locali possono infatti rappresentare un costo non indifferente, ma pochi sanno che, in presenza di determinate condizioni, è possibile ottenere riduzioni significative o persino esenzioni totali. Queste opportunità derivano sia dalla normativa nazionale che da specifiche disposizioni comunali, e la loro applicazione richiede attenzione ai dettagli e alle scadenze.

IMU e TARI sulla seconda casa: verifica i regolamenti comunali
La seconda casa è soggetta al pagamento sia dell’IMU (Imposta Municipale Unica) sia della TARI (Tassa sui Rifiuti). Tuttavia, se l’immobile risulta inagibile, inabitabile o non utilizzato, è possibile richiedere una riduzione del 50% sull’IMU, come previsto dalla normativa e confermato da una recente sentenza della Corte di Cassazione. In tali casi, è sufficiente un’autocertificazione che attesti la condizione dell’immobile, evitando la necessità di perizie tecniche ufficiali.
Per quanto riguarda la TARI, non è dovuta quando l’immobile non produce rifiuti: è il caso, ad esempio, di edifici disabitati, privi di utenze o non arredati. Alcuni Comuni prevedono anche esenzioni per case volutamente non utilizzate. Ogni ente locale può stabilire modalità e condizioni differenti, quindi è fondamentale consultare il regolamento disponibile sul sito istituzionale del proprio Comune.
La dichiarazione per richiedere l’agevolazione deve essere presentata entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di riferimento.
Comodato d’uso gratuito e locazione a canone concordato
Tra le agevolazioni IMU più vantaggiose, figura quella prevista per le seconde case concesse in comodato d’uso gratuito a parenti di primo grado (figli o genitori). In questo caso, se il contratto è regolarmente registrato e il comodante non possiede altri immobili abitativi nel Comune (salvo la propria abitazione principale), l’IMU si riduce del 50%.
Inoltre, gli immobili affittati con canone concordato possono beneficiare di una riduzione dell’IMU del 75%. Questa misura è pensata per incentivare gli affitti a prezzi calmierati, offrendo vantaggi fiscali sia al proprietario sia all’inquilino.
Le agevolazioni su IMU e TARI per la seconda casa rappresentano una reale opportunità per ridurre il carico fiscale. Tuttavia, è essenziale rispettare le scadenze, presentare le dichiarazioni necessarie e consultare sempre i regolamenti comunali per evitare errori o sanzioni. Con la giusta informazione e attenzione, è possibile risparmiare in modo del tutto legittimo.