Quali sono gli animali esotici più diffusi da tenere in casa in Italia. Guida alle specie più amate, alle loro esigenze e alle normative.
Negli ultimi anni, sempre più persone hanno scelto di condividere la propria casa con animali esotici, spinti dalla voglia di avere accanto compagni insoliti, affascinanti e spesso più gestibili di quanto si possa pensare. In Italia, la legge consente la detenzione di alcune specie esotiche, purché non siano protette da convenzioni internazionali o classificate come pericolose. È fondamentale però comprendere che questi animali richiedono ambienti controllati, conoscenze specifiche e un impegno costante per garantire loro benessere e sicurezza.

Cresce l’interesse per gli animali non convenzionali
Tra i più diffusi spiccano il camaleonte, apprezzato per i suoi colori mutevoli e il comportamento curioso, e il petauro dello zucchero, un piccolo marsupiale sociale e acrobatico, noto per le sue planate tra un mobile e l’altro. Anche il drago barbuto, una lucertola australiana docile e mansueta, è molto amato per la facilità di interazione e per la sua espressività.
Il pappagallo resta uno dei preferiti tra gli uccelli esotici, grazie alla sua capacità di comunicare vocalmente e instaurare veri e propri legami con i proprietari. In molti scelgono anche il granchio eremita, piccolo e longevo, perfetto per chi cerca un animale discreto ma curioso.
Scelta consapevole e rispetto delle normative
La detenzione di animali esotici in Italia è regolamentata da norme ben precise, come la Legge 150/1992 sulla tutela della fauna selvatica e la CITES, che vietano la cattura e il commercio illegale di specie protette. Inoltre, il Decreto Legislativo 135/2022 ha introdotto percorsi formativi obbligatori per chi intende detenere o lavorare con queste specie.
Prima di adottare un animale esotico, è indispensabile informarsi sulla normativa locale: alcuni comuni richiedono autorizzazioni specifiche, da ottenere tramite l’ASL veterinaria. Come riportato dal sito dell’ASL Liguria, ad esempio, la richiesta va presentata direttamente al Sindaco.
Inoltre, è importante ricordare che ogni specie ha esigenze etologiche e ambientali differenti: un geco leopardino, ad esempio, necessita di una teca ben riscaldata, mentre un cincillà deve poter vivere in un ambiente sicuro e privo di sostanze tossiche.
Solo con una conoscenza approfondita e il rispetto delle regole è possibile accogliere in casa un animale esotico nel pieno rispetto del suo benessere e della legge.