Ultimi giorni d’estate 2025 con caldo anomalo in tutta Italia. Da lunedì arriva una perturbazione atlantica.
La fine dell’estate 2025 sarà tutt’altro che ordinaria: un’ultima ondata di caldo anomalo investirà gran parte d’Europa, inclusa l’Italia. Secondo Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it, ci aspetta un weekend soleggiato con temperature fino a 12°C sopra la media stagionale. Si tratta di un’anomalia coerente con quanto registrato negli ultimi mesi: l’estate 2025 è stata la quarta più calda in Italia dal 1850, con picchi estremi anche nel Regno Unito e in Spagna.

Weekend rovente con punte di 34°C, anche in montagna
Nel fine settimana del 20-21 settembre, il nostro Paese vivrà giornate tipicamente estive. Al Nord, specialmente nei fondovalle alpini, si toccheranno i 34°C, un valore raro per questo periodo. Al Centro città come Firenze e Terni supereranno i 33°C, mentre al Sud le aree più calde saranno Campania e Puglia.
La particolarità di questo caldo sta nell’anomalia termica rispetto alla media: secondo le proiezioni de iLMeteo.it e Meteo.it, si raggiungeranno valori anche di 10-12°C superiori al normale, soprattutto in Austria, Germania e Polonia. Questi dati evidenziano come l’Italia sia sempre più coinvolta in un “hotspot climatico”, cioè un’area in cui il riscaldamento globale procede a velocità doppia rispetto alla media mondiale.
Da lunedì irrompe l’autunno: forti temporali e crollo delle temperature
Ma il caldo ha i giorni contati. Da lunedì 22 settembre l’Italia sarà investita da una perturbazione atlantica che, interagendo con l’aria calda preesistente, darà origine a forti temporali. Le prime zone interessate saranno il Nord-Ovest e la Toscana, poi il maltempo si estenderà verso il Centro tirrenico.
Il cambiamento sarà brusco: si prevede un crollo termico fino a 10°C e condizioni tipiche dell’autunno, con possibili acquazzoni violenti, grandinate e locali allagamenti. Un passaggio netto che non segna la fine del riscaldamento globale, ma solo una pausa stagionale. La lotta al cambiamento climatico resta più che mai attuale, anche nei mesi freddi, poiché il bilancio climatico si costruisce su base annuale.