Tiffany Thomas è stata condannata a 10 anni di carcere per abusi sul figlio adottivo Troy Koehler, 7 anni, trovato morto in una lavatrice.
Il caso del piccolo Troy Koehler, 7 anni, ha sconvolto l’opinione pubblica americana. Il bambino, adottato da Tiffany e Jemaine Thomas, è stato trovato morto all’interno di una lavatrice a carica dall’alto, nel garage della casa di famiglia, nella contea di Harris, Texas. Dopo una lunga indagine, i genitori adottivi sono stati condannati: la madre a 10 anni per il reato di injury to a child, il padre a 50 anni per omicidio. Come riportato da lawandcrime.com

Le condanne e le responsabilità dei genitori
La madre, Tiffany Thomas, 38 anni, ha ammesso le proprie colpe e ha accettato un patteggiamento. La sua condanna, emessa nel settembre 2025, è di 10 anni di carcere. Il marito, Jemaine Thomas, 45 anni, si è dichiarato colpevole di omicidio ed è stato condannato a 50 anni.
Secondo i documenti del tribunale, entrambi i genitori avevano mostrato atteggiamenti violenti e disprezzo nei confronti del bambino, documentati attraverso messaggi di testo recuperati durante le indagini.
Un clima familiare di abusi e minacce
Il contesto emerso è quello di un ambiente domestico gravemente abusivo. In una conversazione via SMS, Tiffany Thomas ha ammesso di aver minacciato di mettere Troy nel forno se non avesse confessato di aver mangiato alcuni dolci. In un altro messaggio, il padre ha scritto di volerlo “impiccare a un albero” per avergli preso delle merendine.
Quando il corpo è stato ritrovato, il bambino presentava segni di trauma fisico, lividi sulle gambe, un bernoccolo sulla fronte, e i pantaloni abbassati. L’autopsia ha confermato una morte per asfissia, possibile annegamento e traumi multipli, segni evidenti di abusi continuativi.
Le autorità hanno ricostruito gli ultimi giorni di Troy, segnati da punizioni violente e dichiarazioni disumanizzanti. La sua insegnante di prima elementare, Sheryl Reed, ha ricordato in aula: “Non sapremo mai cosa avrebbe potuto diventare”.