Terremoto di magnitudo 4.3 scuote San Francisco: scossa avvertita in tutta la Baia, attivato il sistema di allerta.
Nella giornata dell’equinozio d’autunno, un terremoto di magnitudo 4.3 ha colpito la California nelle prime ore del mattino, scuotendo l’area di Berkeley e facendosi sentire distintamente in tutta la Baia di San Francisco. L’evento, registrato dall’Istituto statunitense per il monitoraggio dei terremoti (USGS) ha risvegliato l’attenzione sul costante rischio sismico della regione.

Terremoto a San Francisco: attivato il sistema di allerta
Secondo quanto comunicato dall’USGS e riportato da Sky News, il terremoto si è verificato alle ore 2:56 del mattino, ora locale, corrispondenti alle 12:00 italiane. La scossa ha avuto epicentro a est-sud-est di Berkeley, con una profondità di circa 7,6 chilometri. Il sisma è stato chiaramente percepito in tutta l’area della Baia, compresa San Francisco.
Molti residenti, spiega Open, hanno riferito di aver avvertito una forte scossa e di aver ricevuto notifiche di allerta direttamente sui propri telefoni. Al momento, non si segnalano feriti o danni significativi a persone o infrastrutture.
Il mito del “Big One” e la faglia di San Andreas
La scossa, aggiunge Open, riaccende la preoccupazione per il cosiddetto “Big One“, un ipotetico terremoto di magnitudo elevatissima che, secondo gli scienziati, prima o poi colpirà la California a causa dell’accumulo di energia nella crosta terrestre. La regione è attraversata dalla faglia di San Andreas, una frattura geologica di tipo trascorrente, con movimenti orizzontali, che si estende per oltre 1.200 chilometri.
La faglia, scoperta nel 1895 da Andrew Lawson, professore di geologia dell’Università di Berkeley, prende il nome da un piccolo lago, la Laguna de San Andreas. L’esperto ebbe un ruolo cruciale anche nello studio del devastante terremoto che colpì San Francisco nel 1906. In quell’occasione, lo studioso ipotizzò che, in caso di un forte sisma lungo la faglia, “i danni peggiori li avrebbe avuti Los Angeles“.