Pagamento fatto per uno dei bonus più attesi: 273 euro subito sul tuo conto
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Direttore: Alessandro Plateroti

Pagamento fatto per uno dei bonus più attesi: 273 euro subito sul tuo conto

Delle banconote e una calcolatrice arancione sul tavolo

L’INPS ha avviato i pagamenti dell’Assegno Unico 2025: come ottenere fino a 273 euro. Tutti i dettagli.

Il 22 settembre 2025 è una data da segnare per migliaia di famiglie italiane: l’INPS ha ufficialmente avviato i pagamenti dell’Assegno Unico relativi alla mensilità di agosto. Questo primo flusso di versamenti si completerà il 23 settembre, secondo quanto comunicato dall’Istituto. L’importo medio ricevuto dalle famiglie è di 273 euro, con una variabilità che dipende principalmente dal numero di figli e dalla fascia ISEE in cui si rientra. I dati più aggiornati dell’Osservatorio INPS mostrano che, ad esempio, una famiglia con tre figli ha ricevuto fino a 655 euro mensili, mentre chi ha un solo figlio ha percepito in media circa 149 euro. Queste cifre riflettono la natura progressiva della misura, che offre più supporto ai nuclei numerosi o con un reddito più basso.

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L’Assegno Unico è stato pagato: 273 euro in media per famiglia

Il meccanismo di erogazione dell’Assegno Unico prevede che la prima rata venga corrisposta nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. In questa fase iniziale possono essere inclusi anche gli eventuali conguagli, sia positivi che negativi. Tuttavia, è fondamentale ricordare che per accedere agli importi massimi è necessario presentare un ISEE valido. Chi non ha aggiornato la propria DSU riceverà solo il minimo previsto per legge

Importanza dell’ISEE: fino a 430 euro persi ogni mese senza aggiornamento

L’ISEE aggiornato è l’elemento chiave per determinare l’importo effettivo dell’Assegno Unico. Nel 2025, chi ha un indicatore ISEE pari o inferiore a 17.227,33 euro ha diritto all’importo massimo di 201 euro per figlio minore. In caso contrario, oppure se l’ISEE non è stato rinnovato entro il 30 giugno, l’INPS eroga il minimo di 57,5 euro per figlio. Questo significa che una famiglia con tre figli minori e un ISEE valido avrebbe potuto ricevere 603 euro al mese, ma senza aggiornamento si ferma a 172,5 euro. La differenza mensile è di ben 430,5 euro, che nel lungo periodo incide in modo considerevole sul bilancio familiare.

L’INPS ha chiarito che anche se la scadenza del 30 giugno è stata superata, è comunque possibile presentare l’ISEE nei mesi successivi. Tuttavia, i pagamenti già erogati non saranno ricalcolati, e gli arretrati non verranno riconosciuti. Solo i pagamenti successivi alla nuova DSU terranno conto dell’ISEE aggiornato. Questo rende fondamentale agire con tempestività per non perdere il beneficio pieno.

Il calendario ufficiale dei prossimi pagamenti prevede nuove erogazioni per il 20 e 21 ottobre, seguite da quelle di novembre (20 e 21) e dicembre (17 e 19), secondo quanto pubblicato sul sito ufficiale INPS. Le famiglie che non hanno ancora ricevuto il bonifico devono verificare lo stato della domanda e l’eventuale presenza di un ISEE scaduto.

L’Assegno Unico rappresenta un sostegno reale per le famiglie italiane, ma la sua efficacia dipende in larga parte dall’attenzione nella presentazione della documentazione necessaria. Il rischio di perdere fino a 430 euro al mese per la sola mancanza dell’ISEE aggiornato non è trascurabile. Presentare la DSU in tempo non è solo un obbligo burocratico: è una scelta strategica per tutelare il benessere economico della propria famiglia.

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ultimo aggiornamento: 24 Settembre 2025 9:35

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